Nell’ambito del programma CIBUS LAB il 24 Novembre (il prossimo si terrà il 10 Dicembre iscriviti), a seguito della pubblicazione di un manuale e-book sulla grande categoria delle carni, si è realizzato un webinar che aveva come protagonisti i maggiori player dell’industria, diversi buyer carni della GDO ed il dott. Marco Limonta, business Insight Director di IRI. Il primo ospite è stato proprio il dott. Limonta che ha puntualmente spiegato alla platea qual’è la situazione sul campo, ovvero gli andamenti delle vendite in GDO. L’intervento di Limonta è stato realizzato con un approccio preciso, ovvero chiarendo quali sono state le dinamiche che hanno caratterizzato il mercato (LCC nella sua totalità) dal principio dell’anno, per arrivare poi alle dinamiche nel mondo dei freschi, ed infine le carni.
Qui sotto un riassunto del suo intervento, il video relativo, ed in fondo all’articolo l’intero webinar con tutti i suoi ospiti.
Il mercato LCC nell’anno del COVID: risultati
L’analisi compiuta da IRI parte dal mercato del largo consumo confezionato e poi, all’interno del suo contesto, cercheremo di capire anche come si inseriscono le carni e soprattutto quali sono state le sue prestazioni in questo periodo.
Iniziamo quindi a comprendere cosa è successo in questo periodo: se analizziamo i dati della Grande Distribuzione, vale a dire gli Iper, i Super, l’LSP cioè i negozi più piccoli, a self-service, gli specialisti della casa e persona così come i discount, e considerando i prodotti di largo consumo sia a peso fisso più quelli sfusi, questi hanno generato un fatturato di circa 90 miliardi di euro (AT settembre 2020).
Le performance negli ultimi mesi sono state davvero molto interessanti: a fronte di un 2019 che si è chiuso con una crescita di fatturato di 2,5 punti percentuali, i primi nove mesi dell’anno hanno fatto registrare un incremento di 5,7 punti percentuali.
Il dato di ottobre e le prime settimane di novembre ci dicono che la crescita continua comunque a ritmo sostenuto. C’è da dire che questo dato del +5,7% è figlio delle vendite del periodo pre covid che, fino a fine febbraio, portava comunque ad una crescita del 4,5%. Nella fase cosidetta Covid, e quindi nel periodo epidemico da marzo in poi, la crescita è stata davvero importante, vale a dire di circa +10,3% e con una crescita altissima nel mese di marzo con più del 16%. C’è poi da aggiungere che, anche nella fase 2, quella partita sostanzialmente da maggio, si è avuta comunque ancora una crescita, minore della precedente, ma sempre importante, pari al +3,4%.
I prodotti a peso imposto, insomma, hanno fatto registrare una crescita importante soprattutto nel periodo del lockdown, ed in alcuni comparti sono stati realizzati incrementi importantissimi come ad esempio nei surgelati, oppure i freschi o anche le carni calibrate.
Questi sono i risultati relativi alle vendite dei prodotti LCC in grande distribuzione. Se consideriamo i soli prodotti confezionati a peso imposto, la crescita è stata ancora più elevata, vale a dire del +7,3%. Da ciò si evince che la crescita è stata ridotta ed in nelle aree delle vendite a peso variabile, vi sono infatti alcuni comparti della parte dei banchi fresco che hanno subito riduzioni, vediamo quali e perchè.
In generale i prodotti a peso variabile hanno invece registrato sostanzialmente un tasso di “non crescita”, definiamolo flat. Esso è stato positivo nei primi due mesi dell’anno ma poi è passato ad essere negativo nel lockdown e tale negatività si è accentuata anche nella fase 2.
Chiarito che questo è un dato medio, che non spiega granché di ciò che è successo ai singoli reparti nel mondo dei banchi, passiamo adesso i rassegna le singole aree di business: Formaggi e carni sono state le categorie che, in un mercato con un tasso di “non crescita” , hanno trainato verso l’alto le prestazioni.
Le carni
Focalizziamo l’attenzione ora sulle carni, ed in particolare su quelle bianche, pollo e tacchino. Abbiamo visto intanto una forte crescita sia per le carni naturali che preparate. Il settore delle carni naturali era il segmento che meno cresceva negli anni passati, mentre le carni preparate elaborate erano un segmento fortemente dinamico. Il fatto nuovo di questi mesi è che c’è stata una crescita in tutti e due i segmenti.
Le carni preparate hanno raggiunto la quasi totalità del loro peso come carni elaborate calibrate a conferma del fatto che, le carni bianche, sono state un mercato dinamico ed innovativo che hanno utilizzato le tecniche di calibratura per proporre un prodotto a peso fisso con un prezzo fisso.
Anche le carni rosse e rosa sono cresciute bene sia nella parte naturale che nei prodotti elaborati. Il tasso di crescita è stato importante ma ancora ridotto rispetto a quelle precedenti.
In buona sostanza, questa è ora la fotografia del mercato. Il comparto delle carni, sia queste rosse che bianche che rosa e sia nella fase pre covid che nella fase 2, è stato un comparto in crescita e in tutte le componenti, sia naturali che elaborate.
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