
Con l’eccezione del fresco e del surgelato a volume, ad agosto i trend di vendita dei reparti alimentari del Largo Consumo Confezionato nei formati della grande distribuzione, sono stati tutti positivi. È quanto emerge dall’analisi dei dati raccolti da IRI nei quali si nota come la drogheria, per iniziare, abbia vissuto un trend positivo di +0,4 a volume e +6,2 a valore, dopo che un anno fa con un +1,1% a volume aveva prodotto una crescita di fatturato di +1,3% proporzionale all’incremento inflattivo. Discorso diverso invece per l’ortofrutta a peso imposto che un anno fa aveva realizzato un incremento delle vendite a volume molto consistente (+7,3%) che a valore (+6,6%) aveva evidentemente risentito della deflazione. Oggi invece l’aumento a volume (+1,3%) subisce l’effetto contrario dato dall’inflazione visto che il trend delle vendite a valore corrisponde a +5,7%.
Come detto i prodotti del fresco nel Largo Consumo Confezionato nel 2022 hanno registrato una leggera contrazione delle vendite (-0,1%) con una crescita del fatturato pari però a +6,9% dopo che l’anno scorso avevano già visto una decisa crescita del trend a volume (+4,9%) in un contesto prevalentemente deflattivo visto che a valore le vendite erano aumentate (+3,7%). Ancor più consistente il calo dei volumi di vendita (-1,6) del surgelato che grazie all’inflazione ottiene però un incremento di fatturato del +4,9% mentre nel 2021 la crescita, sia a volume che a valore, era stata del +2,4%. Un anno nel quale il petcare aveva ottenuto un grande incremento delle vendite a volume (+7%) ancor più che proporzionale a valore (+8,3%) mentre in quesi primi otto mesi del 2021 ha aggiunto un leggero incremento della prima voce (+0,3%) e un forte aumento della seconda (+9,9%).