Aicube riparte più forte di prima: si trasforma in 4.0 e si mette sul mercato aprendo le porte verso ulteriori soci. Cosa significa questo? Che l’alleanza non sarà a due, bensì con più attori.
Carrefour ha fatto molto bene a confermare l’alleanza con il Gruppo Vegè, oggi il più grande aggregatore della DO italiana. Chi scrive ha seri dubbi che il colosso francese rimarrà ancora molto tempo in Italia, le condizioni di mercato sono tali che impongono forti riflessioni sul futuro degli ipermercati e purtroppo per Carrefour questo ambito di mercato lo coinvolge.
Se si immaginasse Auchan ancora nella GDO italiana nell’anno del coronavirus, probabilmente si potrebbe pensare a risultati ancor peggiori di quelli che il mercato sta realizzando; oggi questo problema è in capo a Conad che, con investimenti alla ricerca di alternative al vecchio concetto di ipermercato, sta provando ad invertire la rotta.
Il gruppo francese sta perseguendo diversi obiettivi per il piano industriale in atto sino al 2022, ed uno di questi è sicuramente la riduzione dei costi e l’ottimizzazione degli investimenti. In quest’ottica l’Italia rappresenta un serio problema. I bilanci delle imprese italiane che fanno capo al gruppo non sono floridi ed è possibile che l’anno in corso abbia provocato difficoltà a cui la casa madre potrebbe dover far fronte.
Però l’esperienza di Auchan deve rappresentare un riferimento importante perché ha insegnato a tutti una cosa: i negozi con alte vendite e quelli con basse vendite sono tutti appetibili dalla cosiddetta DO, perché oggi acquisire posizioni per nuove aperture in un mercato saturo è un serio problema .
Quale migliore occasione di essere un importante riferimento della DO italiana dentro Aicube 4.0 nelle attività di negoziazione, di fronte ai fornitori per tessere relazioni e verificare, all’occorrenza, chi può essere interessato ad acquisire supermercati, superette ed anche ipermercati? Dentro Vegè esistono tutti attori in grado, potenzialmente, di acquisire quasi tutta la rete del gruppo francese.
Se lo scrivente lavorasse in Carrefour farebbe più di un pensiero su questa opportunità (ulteriore) che si potrebbe avere all’interno di questa compagine.
Però è probabile che la compagine dei soci di Aicube 4.0 non resti chiusa ai soli attori di questo accordo, lo stesso comunicato stampa lo dichiara: le porte sono aperte.
Rumors indicano l’approdo di CRAI all’interno della supercentrale, non dentro Vègè, bensì al lato, dentro Aicube 4.0, per una questione di equilibri.
Come si scrisse qualche settimana fa, esistono anche ulteriori rumors che indicano un avvicinamento tra Despar (escluso Aspiag) e Vègè che si potrebbe sostanziare in un ulteriore alleanza all’interno della supercentrale. Despar dovrebbe essere in scadenza di contratto con PAM e, sembra, sia molto interessato ai contratti di Aicube, motivo per cui aveva “sposato” il partner veneto.
Però si prendano queste affermazioni come semplici rumors, fantaGDO, intanto tra qualche settimana, se dovessero corrispondere a verità, la situazione sarà chiara e definitiva, e le voci termineranno.