lunedì 17 Marzo 2025

Pugliese delinea la timeline e le modalità per l’integrazione dei 1.870 punti vendita Auchan

Sul Sole24Ore dello scorso venerdì 28 Francesco Pugliese delinea quello che sarà il percorso di integrazione dei punti vendita Auchan nella rete Conad, senza risparmiare critiche alla dirigenza del gruppo francese.

Riportiamo di seguito l’articolo completo di Enrico Netti.

Dovrebbe terminare entro la fine del 2021 il processo di integrazione dei punti vendita Auchan all’interno del perimetro Conad. Un lavoro che prevede diverse tappe e un unico obiettivo di lungo periodo da perseguire: «la salvaguardia dei livelli occupazionali della rete Auchan in quanto siamo convinti che i risultati negativi finora ottenuti non siano imputabili alle maestranze ma agli errori della dirigenza» spiega Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad e artefice dell’acquisizione della rete della catena francese in Italia che ha circa 18mila addetti. Errori come l’adozione di un modello standardizzato e centralizzato dimenticando o forse ignorando che gli italiani al momento di fare la spesa sono legati al loro territorio. «Noi invece con i nostri soci imprenditori siamo radicati sul territorio e guardiamo con grande attenzione alla filiera agroalimentare italiana».

Il processo d’integrazione dei supermarket Auchan in Conad secondo il piani di Francesco Pugliese dovrebbe durare 36 mesi e si svilupperà in 4 macroaree. «Adesso siamo nel pieno della fase zero, nel pieno dell’opera di salvataggio perché stiano parlando di una catena (Auchan ndr) che ogni anno vedeva aumentare le perdite e ha i costi fissi di filiera fuori controllo – premette l’ad -. In Auchan questi costi erano al 33% contro una media italiana del 26% mentre in Conad siamo in media al 24% con punte di massima efficienza che arrivano al 22%». Oltre al costo del personale una parte dei costi fissi è legato ai canoni di locazione degli immobili: per quelli di Auchan, in media, di arriva al 5% dei ricavi contro una media del 2%. In particolare negli ultimi anni il fatturato del gruppo francese era in continua flessione, con un -5% in media tra il 2013 e il 2017. «Questo è il punto di partenza perché a questi punti vendita applicheremo il nostro modello decentrato legato al territorio – dice Pugliese -. Inoltre i market Auchan con Ebitda positivo entro la fine 2019 verranno trasferiti ai soci imprenditori locali Conad».

L’ad punta a firmare il closing per l’acquisto delle rete Auchan Italia entro fine luglio dopo di che inizierà la fase operativa del percorso di integrazione. La vera prima fase prevede una serie di interventi per eliminare dai punti vendita Auchan le sacche di inefficienza dando il via al loro processo di adeguamento agli standard Conad. Un ciclo lungo che si svilupperà nell’arco di tre anni con interventi di razionalizzazione e rilancio volti a riportare in terreno positivo la marginalità. Insomma l’obiettivo è di raggiungere la sostenibilità economica. Una volta che l’Ebitda verrà riportato a break-even progressivamente anche su questi store passeranno sotto le insegne Conad.

Saranno più complicati gli interventi sulle grandi superfici degli ipermercati Auchan, mega format che ormai tutte le catene cercano di abbandonare. «Stiamo già intervenendo iper per iper per verificare quali sono le superfici ottimali in termini di spazi di vendita per rendere economicamente profittevoli anche questi punti vendita – anticipa Pugliese -. Entro gli 8mila metri quadri si riesce a lavorare bene con l’alimentare e i freschi». Qui entrerà in campo anche la Bdc, la società immobiliare creata da Conad con il finanziere Raffaele Mincione che interverrà in tutti gli immobili di Auchan retail Italia. «Con loro faremo i frazionamenti ragionando con i proprietari delle gallerie per individuare le tipologie migliori di negozi da introdurre per rendere più attraente anche il supermarket». Sull’evoluzione degli ipermercati i sindacati hanno acceso un faro: secondo i rappresentanti dei lavoratori le decisioni sulla fattibilità del cambio di insegna verranno prese regione per regione e c’è il timore che diversi iper nel Sud saranno tagliati fuori. Entro un anno al massimo, secondo i sindacati, si saprà il numero degli esuberi.

Da parte sua il top manager spiega che in questa fase mancano le condizioni e gli elementi per fare delle valutazioni corrette: «ci interessa conquistare nuove quote di mercato con il minore impatto possibile sulle persone – precisa -. Entro fine anno avremo un piano dettagliato punto vendita per punto vendita per arrivare a un numero continuando a perseguire il minore impatto sociale». Per quanto riguarda il passaggio del contratto di lavoro degli addetti l’ad ricorda che i soci Conad adottano quello di Confcommercio e Confesercenti «e anche di questo se ne discuterà al Mise con i rappresentanti dei lavoratori».

Sembrano minori le criticità relative ai circa 1.600 punti vendita Auchan e Sma che operano in franchising. Dal giorno del closing alla prima metà del prossimo anno verranno contattati tutti gli affiliati per verificare la loro disponibilità per passare sotto le insegne Conad in qualità di soci cooperatori. «Siamo fiduciosi perché il nostro modello è economicamente più profittevole rispetto a quello del passato». In seconda battuta fino alla fine del 2021 per i master franchisee e gli affiliati in franchising che non sono voluti diventare soci Conad si prospetta la risoluzione del contratto a naturale scadenza.

Questa la roadmap che porterà alla nascita del primo gruppo della Gdo italiana con una quota di mercato di circa il 22%. Gruppo per altro impegnato in un altro ambizioso progetto: un piano triennale di investimenti da 1,3 miliardi di euro per la rete Conad, di cui 530 stanziati quest’anno. A beneficiarne saranno i circa 3.200 market Conad che coprono tutti i diversi format. Per altro la catena guidata da Pugliese è l’unica che punta sugli ipermercati: alla fine del 2018 ha dato il via a una operazione di affitto di ramo d’azienda di sei iper del Gruppo Finiper di Marco Brunelli che dopo il cambio d’insegna d’inizio anno hanno visto una crescita a due cifre degli incassi e degli scontrini.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!

Ultimi Articoli

Magazzini Gabrielli investe in Umbria: apre rinnovato il Tigre di Spoleto

0
Si è svolta a Spoleto la cerimonia di inaugurazione del rinnovato punto vendita Tigre di Magazzini Gabrielli, situato in Via Martiri della Resistenza. Presenti...

Magazzini Gabrielli rinnova: tecnologia e freschezza per l’Oasi di Roseto

0
Il punto vendita Oasi Magazzini Gabrielli di Roseto ha completato un’importante ristrutturazione, alla presenza del Direttore Vendite Luigi Cavalieri. Questo intervento introduce un nuovo...

Continua la crescita di Apulia Distribuzione nel Sud Italia: nuova apertura

0
Apulia Distribuzione amplia la rete commerciale in Puglia con l’apertura di un nuovo supermercato Rossotono a Taranto. Il punto vendita, esteso su 1.000 mq...

Crai inaugura un nuovo punto vendita a Gadana

0
È stato inaugurato oggi il nuovo punto vendita Crai di Gadana, situato in Via Provinciale Feltresca 9, n° 76, a Urbino. Il negozio, ristrutturato...

NielsenIQ: nuova prospettiva sul mercato, gli over 55 trainano il Largo...

0
NielsenIQ ha ampliato il proprio Consumer Panel fino a 16.000 unità, rafforzando la capacità di analisi grazie all’integrazione con fonti come Sinottica e Geomarketing....