Nel nord Italia la spesa media (lo scontrino medio per usare un termine tecnico) è superiore rispetto al resto del Paese (+15% rispetto al Centro Italia e +25% rispetto al sud Italia) ed anche in termini statistici bisogna sempre tenere conto che i bacini di utenza, che sono una somma di consumatori o cittadini, la cui disponibilità è di un certo rilievo, cambiano di potenziale man mano che si scende il Paese: nel sud le logiche per fare business nell’ambito del Retail devono cambiare, così come devono cambiare per l’Industria Di Marca (IDM) che, rapportandosi al medesimo consumatore, trova le medesime difficoltà.
La Sicilia e la Calabria sono Regioni dove ancora oggi il tasso di disoccupazione è superiore al 20%, con una disoccupazione giovanile è vicina al 50% e dove, inesorabile conseguenza, l’offerta Discount sta raggiungendo la fatidica quota del 30%.
Le grandi insegne nazionali ed internazionali che hanno voluto cimentarsi nel mass market retail in queste Regioni hanno poi compreso che era meglio battere la ritirata: si pensi a Carrefour, oppure alle difficoltà che anche insegne come Auchan e Coop stanno incontrando.
Il mestiere del Retailer è molto complicato in queste terre perchè sono necessari grandi investimenti esattamente come nel nord, con tanta concorrenza esattamente come nel nord, con la differenza che c’è minore disponibilità economica.
Com’è allora possibile approcciare mercati come questi creando valore e distintività?
Lo racconta al “Supermercato delle idee” Giovanni Arena, Direttore Generale della Fratelli Arena, azienda che da sempre punta all’offerta di qualità, e dove dentro gli anni della crisi, con questo tipo di offerta ha saputo crescere del 200% caratterizzandosi con una serie di formati non inferiori ai 1500-2000 metri quadrati.