Ennesimo colpo di scena per Melegatti. Dopo l’ultimatum dal fondo Abalone, arriva una nota aziendale: “[Abalone] ad oggi non ha ancora adempiuto all’obbligazione assunta per il Natale e pertanto la Melegatti, che si riserva di intentare richiesta di danni, non può proseguire alla firma dell’accordo quadro”. Accuse smentite dal fondo maltese.
La direzione veronese avrebbe chiesto la cassa integrazione, per i lavoratori che non sono in sciopero, fino all’inizio della produzione pasquale. Inoltre, si legge, “Gli advisors e la proprietà sono a lavoro per trovare una soluzione alternativa entro i termini stabiliti dal Tribunale, ossia il 23 febbraio, per salvare la storia e la tradizione dell’azienda veronese”.