L’Italia è grande esportatrice di conserve vegetali, legumi, cereali ed è grande consumatrice interna.
E’ un mercato vastissimo che, se si esclude i derivati del pomodoro (che sono sempre conserve ma che per comodità distinguiamo) vale circa 600 milioni di euro nelle vendite della Grande Distribuzione nell’anno appena passato.
GDONews tratterà in profondità la categoria nel Manuale delle categorie in pubblicazione e vendita a Maggio e che verrà regalato a tutti i buyers della GDO.
Il mercato delle conserve in GDO non cresce, ma nemmeno decresce, vive piuttosto una stagnazione figlia della congiuntura economica e figlia delle strategie ella GDO, estremamente competitive e con margini ridotti per tutti.
Una nota positiva è che la pressione promozionale, pur essendo una categoria che alti fatturati, non è così intensa, mediamente 1 prodotto su 4 è venduto in promozione, ed in questi tempi non è poco.
Nel grafico sopra, che descrive con la torta le percentuali del fatturato della categoria per area geografica, l’area 1 produce un fatturato importantissimo. Si può però notare come anche l’area 2 sia strategica nelle vendite della categoria.
Il prodotto più famoso e più venduto di tutta la categoria è della Bonduelle, il Mais da 3 lattine. Il fatturato sviluppato è altissimo se si pensa che non è un prodotto con un valore aggiunto così diverso rispetto alla concorrenza, rimane un fattore prettamente di marketing.
I Grafici inseriti in questo articolo sono elaborazioni di GDONews su dati pubblicati da Nielsen e IRI. Per avere accesso ai grafici bisogna essere abbonati
Come si può notare dal grafico sopra anche Conserve Italia è un leader di questo complicato mercato e posiziona ben 5 prodotti di dieci più venduti in assoluto, contro i due della Bonduelle. Un’altra azienda di eccellente valore aggiunto in termini di marketing è la F.lli Saclà, che negli anni ha saputo evolversi in maniera decisa sotto il profilo dell’innovazione dell’offerta più che del prodotto.
E’ una categoria complessa, fatta di diverse categorie che sono tutte performanti: dai Legumi, vegetali e cereali (forse dopo i derivati del pomodoro la più nota), ai fagioli conservati, alle olive, i piselli conservati, i sottoli ed i sottaceti.
La Private Label la fa da padrona in alcuni di questi segmenti, e sul mercato sono moltissime le aziende che, sebbene non sono note per il loro Brand pubblicizzati al consumatore finale, offrono assortimenti completi, con prezzi competitivi e con buona qualità.
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