Carrefour premia cinque aziende fornitrici per qualità e innovazione nei loro prodotti in occasione della convention tenutasi a Milano giovedì scorso, il 29 ottobre.
L’impegno di queste aziende che si sono distinte tra oltre 550 fornitori del Gruppo è stato riconosciuto alla presenza del top management Carrefour che ha anche colto “l’occasione per presentare gli obiettivi e le linee strategiche 2016 e positivi risultati di business.”
Grègoire Kaufman – direttore commerciale e marketing Carrefour Italia: “Siamo orgogliosi di vedere nei nostri fornitori la stessa ricerca e impulso innovativo che da sempre contraddistingue l’attività di Carrefour; ne è testimonianza lo sviluppo digitale che ha colto con successo un’esigenza di flessibilità da parte degli italiani. Per questo abbiamo voluto riconoscere il grande impegno delle aziende che contribuiscono quotidianamente a dare qualità all’esperienza di spesa dei nostri clienti. Nello specifico i premi sono stati conferiti a:” segue l’elenco e breve motivazione della scelta tra tanti.
HEINEKEN Birre Regionali: l’azienda, attraverso il prodotto “Le Regionali” a marchio Birra Moretti, ha saputo coniugare l’esperienza di un brand internazionale con la qualità di un prodotto del territorio, esaltando l’unicità italiana e facendo conoscere al grande pubblico gusti e particolarità tipiche;
SOLBAT Pulito, prodotti per i detersivi alla spina, che coniuga qualità e sostenibilità;
FERRERO B-Ready per l’innovazione di prodotto.
Gü – Dessert prodotto di ottima qualità veicolato tramite Grande Distribuzione.
BORGODORO cioccolato: eccellenza alla portata di tutti.
Ma non si tratta del solo progetto dell’azienda, vi sono anche il Progetto Clima” con la premiazione, a metà Ottobre, di 7 aziende italiane vincitrici grazie a innovativi progetti di sostenibilità ambientale: “queste aziende sono un esempio da seguire perché hanno capito prima di altre che per essere vincenti sul mercato, per crescere in maniera continua e duratura, bisogna puntare sul rispetto dell’ambiente” dichiarava Roberta Ianna, del Ministero dell’Ambiente, presente all’evento.
Avi.Coop S.c.a. (Amadori) a San Vittore di Cesena, (premio Riduzione e valorizzazione energetica dei rifiuti); Lucart S.p.A., sito produttivo di Borgo a Mozzano – Lucca (premio logistica sostenibile); Compagnia Italiana Sali CIS S.p.A di Porto Viro – Rovigo (premio riduzione emissioni in atmosfera); Dial S.r.l. di Pergine Valsugana – Trento (premio speciale sostenibilità per la piccola impresa); VMC S.r.l. di Gottolengo – Brescia (premio efficienza energetica); GIAS S.p.A di Mongrassano Scalo – Cosenza (premio agricoltura sostenibile); Poly Pool S.p.A. di Ponte Selva di Parre – Bergamo (premio mobilità sostenibile)
Il Good Energy Award 2015, la presentazione della nuova collezione moda, il sostegno alla cultura con “Una scintilla sulla città – Live Art 2015” patrocinato dalla Provincia di Varese, e molte altre iniziative.
Ci prova Carrefour a rialzarsi dopo anni di disastro, dal 2007 a oggi perde 1,6 miliardi di fatturato più le svalutazioni da cessioni (gli iper del sud) acquisizioni non proprio convenienti (vedi GS nel 2000 da Benetton e Del Vecchio), la recessione che ha amplificato il risultato negativo e alla fine, da un risultato aziendale vicino ai 6,5 miliardi, non arriva nel 2014 ai 4,70. Un bilancio ancora in calo su cui pesano oggi anche gli investimenti per i rinnovi dei negozi.
L’azienda è presente in 19 regioni italiane per un totale di 1.136 punti vendita (dato al 30/6/2015) con più di 20.000 collaboratori, dopo il cambio ai vertici e una ristrutturazione pesante non solo interna, ma anche concettuale, sta pian piano costruendo una proposta al consumatore totalmente diversa. Riposizionata sui servizi: orari d’apertura lunghi, l’online con consegna a domicilio o ritiro a negozio e sui prodotti servizio (ready to eat etc), sull’alto di gamma in tutti i suoi comparti, è sensibile al tema ambiente facendone una propria bandiera.
Si sa però che questi cambiamenti radicali sono lenti e, ci auguriamo, di efficacia per il Gruppo.
Dall’altro lato, dietro le scrivanie, si cercano accordi sempre più stretti con i fornitori, che possano fare da volano al cambiamento.