La prossima settimana esce il Libro (Ebook) “Sigma: l’altra Coop di Bologna. Analisi finanziarie di Consorzio Europa, Vega, Realco, Coal, Sigma Campania, Multicedi, Tatò Paride e Fratelli Arena Spa”. Qui di seguito pubblichiamo in anteprima il capitolo scritto dal Dott. Di Napoli, della Obiettivo Valore Srl, analista AIAF esperto di Grande Distribuzione, che spiega le dinamiche finanziarie del gruppo bolognese. Una parte del testo e tutti i grafici presenti nell’articolo sono ad esclusiva visione degli abbonati a GDONews e GDONews Non Food.
Buona lettura
Per il confronto delle performance finanziarie dei suddetti operatori della GDO abbiamo adoperato i bilanci che vanno dal 2009 al 2013 (ultimo anno disponibile nelle banche-dati pubbliche).
L’analisi, i cui risultati potrebbero essere in parte influenzati dalle differenti dimensioni delle otto realtà esaminate (vedi grafico)
si concentra sulle seguenti aree finanziarie:
1) Crescita;
2) Redditività;
3) Fabbisogno di Capitale;
4) Sostenibilità del Debito;
5) Rendimento sui Capitali Investiti e Capacità di creare/proteggere il Valore aziendale
Il grafico a tre dimensioni che andiamo riportare di seguito mette a confronto tre variabili finanziarie fondamentali che ci permettono di avere immediatamente idea dell’andamento delle aziende esaminate.
Le tre variabili hanno a che fare con lo stato di salute finanziaria (rischio), la redditività (rendimento) e la crescita (sviluppo).
Per il primo aspetto abbiamo stimato un rating finanziario , confrontando le principali performance di bilancio (redditività, crescita, produttività, indebitamento, liquidità e fabbisogno di capitale), mentre per ciò che riguarda il secondo elemento d’indagine abbiamo considerato il differenziale fra rendimento e costo dei capitali investiti dall’azienda (costo teorico che rappresenta una nostra stima del tasso di interesse sui debiti finanziari e del rendimento che investitori in capitale di rischio di queste imprese dovrebbero razionalmente pretendere).
Infine, per ciò che concerne la crescita, abbiamo valutato l’evoluzione media annua del fatturato nel periodo 2009-2013.
L’asse orizzontale si riferisce al differenziale fra rendimento e costo dei capitali investiti, l’asse verticale al rischio finanziario (100 minimo rischio – 0 massimo rischio) mentre la dimensione crescita detta variazione (verde in caso di crescita e rosso nel caso di perdita di fatturato). Per chiarezza riportiamo la tabella dalla quale sono stati estrapolati i dati del grafico.
Cosa ci dice questo grafico?
Che, in media, le imprese del gruppo Sigma presentano un normale livello di rischio finanziario (nel 50% dei casi assistiamo ad aziende con un rating in area investment grade) e soprattutto una forte crescita delle vendite, con un tasso medio annuo di sviluppo del fatturato nettamente superiore a quello dei competitor (+7,5% vs +3,9% ), particolarmente elevato per le imprese del Sud (Sigma Campania, Tatò, F.lli Arena e in tono minore Multicedi).
Al contrario, e forse proprio per “assecondare” l’ampia crescita in un momento di crisi dei consumi, l’esame dei dati, pur escludendo Consorzio Europa, che non ha scopo di lucro, mette in luce alcuni spazi di miglioramento nell’ambito della capacità di creazione di valore aziendale. Soltanto due aziende su otto raggiungono, infatti, performance positive sotto questo punto di vista.
Se teniamo conto delle singole realtà, possiamo osservare come Cedi Sigma Campania, Multicedi e, ad una certa distanza, Coal evidenzino i migliori risultati in assoluto, (Coal è lievemente meno redditizia rispetto alle altre due aziende, ma detiene una delle strutture finanziarie più solide del gruppo).
Consorzio Europa è altresì solvibile e con una crescita in linea con quella media degli altri operatori, sebbene evidenzi un livello di redditività molto modesto, come conseguenza della particolare natura giuridica.
Vega mostra scarsa capacità di creazione di valore (in miglioramento nel 2013) e bassa crescita, sebbene, grazie alla disponibilità di una struttura finanziaria più robusta della media (secondo livello di capitalizzazione del gruppo) può mantenere una normale vulnerabilità finanziaria.
Realco, Tatò e Fratelli Arena registrano, infine, performance più distanti dalla media in termini di rischio finanziario e creazione di valore, con andamenti diversi sul fronte della crescita dei ricavi (le ultime due imprese evidenziano infatti il più forte sviluppo delle vendite del gruppo, dopo quello di Sigma Campania).
Di seguito esporremo e commenteremo alcuni grafici di approfondimento sulle diverse aree d’indagine alla base delle precedenti osservazioni.
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