Un registro di tracciabilità e una “super-etichetta” a garanzia della sicurezza
alimentare dell’olio extravergine di oliva italiano, sempre più presente sulle tavole oltreconfine, grazie ad un export che nel 2013 ha raggiunto 1,4 miliardi di euro, in crescita dell’8 per cento.
Al taglio del nastro hanno partecipato il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e il direttore generale di Unaprol, Pietro Sandali.
«Il fenomeno dell’italian sounding danneggia in nostro export agroalimentare in termini economici, per 60 miliardi, e d’immagine – ha detto il sottosegretario Castiglione –. Per quanto riguarda l’olio extravergine stiamo lavorando insieme alle Regioni per un sistema di alta qualità nazionale».
La parola d’ordine è quindi trasparenza come ha puntualizzato per Unaprol il direttore Sandali: «Per difendere il nostro olio e salvaguardare il consumatore è sempre più necessaria certificare tutto il percorso, dalla raccolta dell’oliva fino all’imbottigliamento». Tutto questo per Unaprol si traduce nella realizzazione di un registro di carico e scarico per garantire il percorso della bottiglia di olio dal frantoio alla tavola, unito ad una etichetta, chiara e leggibile, in grado di fornire caratteristiche e origine del prodotto. Fondamentali anche gli indicatori di freschezza e salubrità (composizione chimica) e suggerimenti per la conservazione, con una certificazione di qualità e italianità.
In questo quadro anche Sol&Agrifood fa da sempre la sua parte come ha spiegato il presidente di Veronafiere, Riello: «Diffondere la cultura del nostro olio e food di qualità all’estero è l’obiettivo di Sol&Agrifood, in grado di attrarre durante la scorsa edizione 60mila buyer dei quali oltre 12mila esteri e sempre più punto di riferimento per le eccellenze alimentari per cui il nostro Paese è apprezzato nel mondo».