ISTAT: il carrello della spesa ad aprile cresce del 4,7%

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Continuano i rialzi dei perzzi dei beni di consumo che, come avevamo segnalato la scorsa settimana, stanno sempre più sterilizzando la propensione al consumo dei consumatori italiani. Nel mese di aprile, secondo le stime dell’Istat,  i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza registrano un aumento su base mensile dello 0,4% e il tasso di crescita tendenziale sale al 4,7% dal 4,6% di marzo. La parte del leone la fanno certamente i rialzi congiunturali dei beni energetici che registrano un aumento congiunturale molto sostenuto (+2,1%), con un tasso di crescita tendenziale che sale al 15,6% (dal 15,4% del mese precedente). L’aumento su base mensile dei prezzi dei beni energetici è imputabile ad entrambi i comparti, regolamentato e non: i prezzi degli energetici regolamentati aumentano in termini congiunturali del 2,2%, con un tasso di incremento su base annua in rallentamento (13,4% dal 13,9% del mese precedente); quelli degli energetici non regolamentati crescono del 2,0% rispetto a marzo 2012 e del 17,2% rispetto all’anno precedente (era +16,6% a marzo). Il prezzo della Benzina aumenta del 3,1% sul mese precedente, cosicchè il tasso di crescita tendenziale sale al 20,8% (in sensibile accelerazione dal 18,6% di marzo). Il prezzo del Gasolio per mezzi di trasporto segna un rialzo su base mensile dello 0,9% e cresce su base annua del 20,5% (dal 22,5% del mese precedente). Un rincaro che continua a riflettersi anche sui prezzi delle altre merci.
Nel settore dei beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevande alcoliche) diminuiscono su base mensile dello 0,1%, con un lieve rallentamento del tasso di crescita su base annua (2,4% dal 2,5% del mese precedente). La dinamica congiunturale dei prezzi dei beni alimentari sottende andamenti differenziati delle sue componenti: infatti, i prezzi dei prodotti lavorati aumentano dello 0,2% su base congiunturale e del 3,0% su base tendenziale (era +3,2% a marzo), mentre quelli dei prodotti non lavorati diminuiscono dello 0,7% rispetto al mese precedente e crescono dell’1,3% nei confronti di aprile 2011 (in rallentamento dall’1,5% di marzo).
Nell’ambito degli Alimentari lavorati si mette in luce l’aumento su base mensile dei prezzi del Pane e dei Formaggi e latticini (per entrambi +0,2%), che crescono su base annua rispettivamente del 2,6% e del 3,6%. Continua ad aumentare il prezzo del Caffe’ (+0,5%, +11,6% rispetto ad aprile 2011) e, al pari del mese precedente, anche ad aprile si registra un rialzo congiunturale dello 0,5% del prezzo del Vino, in crescita su base annua del 3,8%.
Con riferimento agli Alimentari non lavorati, il calo congiunturale dei prezzi è principalmente imputabile alla diminuzione dei prezzi dei Vegetali freschi (-4,7%, +0,2% in termini tendenziali). Moderate diminuzioni su base mensile si rilevano per i prezzi del Pesce fresco di mare di pescata (-0,5%, ma in crescita del 3,3% su base annua) e per i prezzi della Frutta fresca (-0,1%, -3,0% in termini tendenziali). Nello stesso comparto, infine, si segnalano gli incrementi congiunturali dei prezzi delle Patate (+3,1%, -4,7% su base annua), della Carne ovina e caprina (+1,7%) e delle Uova (+0,6%), in aumento in termini tendenziali, rispettivamente, del 3,4% e del 4,2%.
Come si vede dai dati è soprattutto l’ambito energetico a spingere l’aumento dei prezzi, anche se in diversi comparti dell’alimentare si registrano picchi preoccupanti. Il rischio, che ormai si sta concretizzando, è che i consumatori percepiscano un generale aumento dei prezzi a tali livelli che, unito all’incertezza sulle prospettive lavorative ed economiche in generale, acutizzino più del necessario il calo dei consumi generando una spirale negativa. La comunicazione, in ambito della distribuzione alimentare, diventa fondamentale in questo periodo in modo da contrastare questa tendenza.

 

 

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