Carrefour Francia ha comunicato che lo scorso anno le vendite nette, spinte quasi esclusivamente dalla crescita nei mercati emergenti, sono salite appena dello 0.9% cento a 81.3 miliardi di euro. L’utile netto, nel frattempo, è sceso a 371 milioni di euro. Sugli affari del colosso del commercio al dettaglio hanno pesato le difficili condizioni di mercato in Francia, dove il gruppo ha perso lo 0,5% di quota di mercato scendendo al 21,3% totale, e nell’Europa meridionale, in particolare il risultato risente anche di oneri straordinari per 2,16 miliardi di euro prevalentemente accusati in Italia. Come conseguenza immediata di questi risultati Carrefour ha deciso di rallentare il processo di trasformazione dei propri iper in “Planet”, che per quest’anno saranno solo 11, anche perché questo nuovo format non ha ancora dato i risultati sperati. “Nel 2012 si vedranno i frutti della rigorosa disciplina dei costi di cassa adottati per fronteggiare la congiuntura in cui ci troviamo ad operare”, ha detto il CEO Lars Olofsson. “Carrefour continuerà ad attuare il suo piano di rilancio in Francia, così come nel Sud Europa, che mira ad abbassamenti di prezzo, promozioni più mirate e una grossa spinta dei prodotti a marchio Carrefour”. La società ha inoltre annunciato che Lars Olofsson lascerà l’incarico a giugno e sarà progressivamente sostituito da Georges Plassat, che sarà il quarto CEO in otto anni.