martedì 14 Gennaio 2025

Which? (Altroconsumo britannico): in Europa i prezzi più cari in Italia

Stando a uno studio compiuto dall’associazione dei consumatori britannica Which?, benzina, energia e persino beni di consumo in vendita presso i supermercati sono molto più cari in Italia che altrove. In particolare i generi di drogheria, il cosiddetto alimentare secco, costano il 42% in più che in Gran Bretagna. “Which?” per stilare questa classifica, ha composto un paniere di 15 prodotti di marca presenti sul mercato britannico, francese, tedesco, spagnolo e italiano. E ha calcolato quanto costano a una famiglia nell’arco di un anno. Risultato? Mentre in Gran Bretagna quei prodotti costano un totale di 617 euro per comprarli in Italia bisogna sborsarne 879. Al secondo posto dei paesi più cari al supermercato c’è la Spagna (833 euro). Seguono quindi la Francia con 771 euro e la Germania con 765. Ma cos’è finito nel paniere compilato dall’associazione dei consumatori britannici? È presto detto. Tra i prodotti presi in esame figurano una confezione di Nescafe, una di cereali Kellogg’s Special K, un tubetto di dentifricio Colgate, uno shampoo l’Oreal e delle lamette Gillette. I prezzi sono stati comparati il 12 ottobre 2009 attraverso i siti internet dei supermercati Tesco, Carrefour, Edeka, Carrefour ed Esselunga ( cioè il più conveniente). Dalla lista sono stati in gran parte esclusi cibi e bevande e sono stati invece preferiti prodotti d’igiene personale o di pulizia per la casa – questo perché Which? voleva evitare differenze tra Paese e Paese e stilare un paragone diretto con prodotti presenti su tutti i mercati. Le cose non vanno meglio se ci si sposta dal carrello del super alla pompa di benzina. Gli italiani, infatti, in media pagano 1766 euro all’anno per il carburante contro i 1.538 dei britannici. Il pieno più economico – con 1.448 euro annui – si trova invece in Francia. Stessa solfa quando si prendono in esame le automobili: una Ford Focus nuova in Italia costa 17.758 euro. Meno dei 20.175 che ci vogliono in Spagna ma più che in Francia, Germania o Regno Unito. Salatissima, poi, la bolletta dell’elettricità e del gas: 2.237 euro contro i 1.361 dei francesi o i 1.380 dei britannici. Bene, invece, il prezzo di internet a banda larga: solo 470 euro all’anno. Più che in Germania (324) ma molto meno che in Spagna (926). A conti fatti, è proprio il paese iberico a risultare il più caro per i suoi cittadini – fatte le dovute proporzioni con il potere d’acquisto reale e le differenze di valuta tra euro e sterlina. Subito dopo – almeno stando alle tabelle compilate da Which? – viene però l’Italia. La Gran Bretagna, invece, non è messa poi tanto male. Anche se i migliori affari, fatta la media, si possono fare in Francia. “Nessuna sorpresa: sono anni che diciamo che nel nostro paese la spesa costa molto più che in Spagna, Francia e Inghilterra”, ha commentato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “L’indagine conferma in pieno i dati in nostro possesso – si legge in una nota dell’associazione dei consumatori – e conferma implicitamente anche un altro dato: i consumatori italiani sono i più poveri d’Europa. Non solo, infatti, i prezzi da noi sono più alti – afferma Rienzi – ma i salari e gli stipendi in Italia sono più bassi rispetto a quelli percepiti dai lavoratori spagnoli, francesi o tedeschi. Ne consegue quindi che il potere d’acquisto degli italiani è decisamente inferiore rispetto a quello dei colleghi europei”.

Dott. Andrea Meneghini
Dott. Andrea Meneghinihttps://www.gdonews.it
Analista ed esperto di Grande Distribuzione alimentare. E’ un attento osservatore delle dinamiche evolutive dei diversi format in Italia ed in Europa. Collabora con alcuni Gruppi della GDO italiana nelle aree di crisis communication management e news management. Affianca la Direzione Generale di alcuni Gruppi della GDO nella gestione delle strategie aziendali. Collabora anche con aziende del Mass Market Retail all'estero come assistant manager sull'italian food. Si può contattare scrivendo a meneghini@gdonews.it

2 Commenti

  1. Ma come si fa a fare uno studio sui prezzi su un paniere di 15 prodotti che possono avere posizionamenti anche molto diversi tra un paese e un altro!?!?

    E’ una fuffa bella e buona, puro urlare al vento.
    E il codacons che solo perché gli fa comodo approva contento…
    Le uniche cose veramente confrontabili sono la connessione internet e la benzina, e anche loro sono figlie di concorrenza, tasso di sviluppo del mercato, ecc ecc…

  2. Oltre all’assurdità di un confronto su 15 prodotti, segnalo che Which? ha ponderato i dati sul potere d’acquisto delle famiglie; ecco perchè la Spagna risulta più cara. A volte le Associazioni dei Consumatori dovrebbero riflettere sul loro ruolo prima di sparare sentenze…

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