Nei primi due mesi del 2009 è diminuito il volume degli acquisti effettuati dagli italiani nella grande distribuzione organizzata. Secondo quanto emerge da “Vendite Flash”, il bollettino del Centro Studi di Unioncamere, l’aumento del fatturato, pari al 3,3 per cento su base annua, è riconducibile unicamente alla dinamica dei prezzi, mentre i volumi di vendita appaiono in flessione dello 0,2 per cento. Questo andamento interessa in particolare gli esercizi di più vecchio insediamento, la cui perdita di volumi, pari al 2,6 per cento su base annua, è bilanciata dalla variazione positiva registrata nelle nuove aperture, che aumentano del 2,4 per cento. Prosegue nel primo trimestre del 2009 la fase di graduale rientro dei costi della pesa per i prodotti del “largo consumo confezionato”, il cui aumento del 3,5 per cento è inferiore rispetto al 3,6 per cento del periodo precedente. In particolare registrano rallentamenti i prezzi dei prodotti alimentari, mentre aumenta il costo di bevande, prodotti surgelati e prodotti per la cura degli animali. Il 30% delle famiglie italiane ad inizio anno ha dichiarato di voler risparmiare riducendo i consumi per automobili, abbigliamento, turismo e tempo libero. Una quota inferiore, il 10,6%, ha invece manifestato la volontà di aumentare i propri acquisti. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto “Unioncamere 2009”, che sarà presentato a Roma il prossimo 7 maggio nell’ambito della settima giornata dell’Economia. Secondo il rapporto il contenimento delle spese interesserà meno il Nord-Ovest ed il Mezzogiorno, dove lo prevedono rispettivamente il 28,8 ed il 29,6 per cento delle famiglie. Più attenti alle spese, invece, nel Nord-Est e nel Centro, dove le famiglie votate al risparmio sono il 30,1 e il 31,7 per cento. Le famiglie hanno però modificato i loro comportamenti di acquisto. Tra l’inizio del 2008 e i primi mesi del 2009, il 21,6 % acquista più frequentemente che in passato presso supermercati, ipermercati e centri commerciali, ed un 14,9% si rivolge preferibilmente agli hard discount. Il Rapporto di Unioncamere intende raccontare l’economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio e, quest’anno in particolare, si concentra sui comportamenti che le imprese italiane stanno adottando per fronteggiare la crisi e per tornare competitive sui mercati internazionali, presentando dati inediti sulle prospettive occupazionali del paese, sugli scenari di crescita a livello regionale e provinciale, sui redditi delle famiglie e sul rilancio degli investimenti infrastrutturali.