Analizziamo le vendite del largo consumo confezionato, appena pubblicate da Nielsen IQ. Le vendite sono in territorio positivo nel mese di giugno, con un incremento dell’1,1%, portando il dato progressivo del primo semestre a un leggero aumento dell’1,2%. Nel mese di giugno, il largo consumo confezionato, ha performato meglio dei freschi. Questa differenza, pari allo 0,7% per il fresco e all’1,3% per il largo consumo confezionato, è principalmente dovuta alla forte deflazione che sta colpendo l’area del freschi. Tuttavia, questo comparto mostra una crescita nel dato progressivo, con un incremento dell’1,2%, rispetto all’1,6% del largo consumo confezionato.
Interessanti le dinamiche all’interno dell’assortimento grocery. Il dato Totale Italia Omnichannel del mese di giugno è positivo, con un incremento dello 0,5%. Ancora migliore è la variazione percentuale delle vendite a volumi, pari all’1,2%. I ricavi sono positivi per i superstore e i supermercati, con aumenti rispettivamente del 2,2% e dell’1,5%. Sono invece negative le performance delle superette (-2,1%) e dei grandi ipermercati (-3,4%). Anche le vendite a volume, sia delle superette che degli ipermercati, mostrano una forte negatività .
Situazione completamente differente per i discount, che registrano un calo nelle vendite a valore, ma un incremento nei volumi, pari all’1,3%, inferiore a quello dei supermercati. Questa differenza è dovuta alla forte deflazione nel periodo di giugno. Analizzando il dato progressivo, si nota che i superstore e i supermercati crescono bene, con aumenti dell’1,9% e dell’1,8%, sebbene i volumi siano leggermente più deboli (0,4% e 0,7%). I discount confermano le difficoltà dovute alla deflazione, con un incremento dell’1,8% nelle vendite a volumi e dello 0,8% nelle vendite a valore, in territorio negativo, sia per gli ipermercati che per le superette.
In sintesi, il limite dei discount è dato dalla deflazione, perché le vendite a volume nel mondo discount sono le migliori (1,8%), superate solo dall’e-commerce e dai drugstore. Esaminando la distribuzione e l’evoluzione del fatturato nel mondo grocery, suddiviso per area Nielsen, notiamo che a livello nazionale sia a valore che a volumi abbiamo incrementi dello 0,5% e dell’1,2%. Tuttavia, le dinamiche variano a seconda delle aree.
Al nord, in area 1, i dati sono simili a quelli nazionali, con incrementi dello 0,4% e dello 0,9%. In area 2, le vendite a valore sono in calo dello 0,2%, mentre i volumi sono in aumento dello 0,7%. In area 3, si registra un leggero calo a valore dello 0,1% e un lieve aumento a volumi dello 0,1%. Infine, in area 4, si osserva un forte incremento sia a valore (2,1%) che a volumi (3,3%).
In sintesi, il nord-est mostra tensione sui prezzi, pur registrando un leggero aumento nei volumi di vendita, mentre l’area 3 è praticamente stabile. L’area 4, invece, continua a registrare risultati positivi da diversi anni.