Le specialità dei derivati del pane sono una categoria in crescita sia a volume che a valore e che è ben rappresentata da due grandi segmenti (taralli e piadine) che non posseggono più una distribuzione prevalentemente territoriale, perchè oggi sono pochi i supermercati di tutta Italia che non offrono queste referenze.
In questo articolo entreremo nella profondità dei dati delle vendite con particolare attenzione ai sell out nei canali distributivi di vendita.
Lo studio è realizzato grazie ai dati forniti da Nielsen IQ elaborati dai tecnici di GDONews. Le vendite sono state analizzate nei canali di vendita supermercati, ipermercati, liberi servizi e discount.
Entriamo nel merito dei numeri:
La prima tabella indica la distribuzione del fatturato della categoria in esame e si rileva che i valori percentuali indicate non si distanziano dai valori medi nazionali, in buona sostanza si rispetta la definizione del mercato che produce il totale assortimento.
Nelle vendite a volumi ci rendiamo conto, come spesso accade nelle diverse categorie merceologiche, che i volumi di vendita dei discount sono in % superiori, dato il prezzo a scaffale più competitivo.
Entrando nel dettaglio dei cluster di vendita i dati si fanno più interessanti: mettendo a confronto la tabella sopra (volumi a confezioni) con quella sotto (evoluzione prezzo medio €/Kg) si può comprendere quanto il trend sia causato dalle spinte inflattive e quanto, invece, dall’incremento dei sell out. Ad esempio, i discount hanno subito un incremento basso dell’inflazione (3,7%) ma il trend delle vendite a volume è cresciuto dell’8,1%.
In buona sostanza è ben visibile che le dinamiche delle vendite hanno premiato i discounjt a discapito di tutti i cluster di supermercati che, se suddivisi, non risultano così performanti come il canale di convenienza. I liberi servizi presentano un dato in negativo, l’unico canale che non cresce a volumi.
Infine la pressione promozionale: è il canale superstore ad avere la maggior pressione promozionale, seppur in netto calo rispetto al 2023. Curioso vedere che nel discount è estremamente bassa, il 9% contro un 14,5% di pressione promozionale media.
In sintesi un occhio attento cosa desume da questi numeri?
Che si tratta di una categoria in crescita, sicuramente in termini di referenziamento ma anche in termini di sell out, classica conseguenza della massificazione dell’offerta. I discount presentano pochissime referenze rispetto ai supermercati (spesso una per segmento) ma oramai non esiste insegna nazionale di convenienza che non tenga dentro la sua offerta le piadine ed i taralli, cosi come le altre specialità.