È uno dei dolci più attesi ed amati della Pasqua: simbolo di dolcezza e tradizione, è immancabile sulle tavole degli italiani insieme all’uovo di cioccolato. Con il suo impasto soffice e fragrante, con il profumo delle scorze di agrumi canditi e il suo aroma unico, delizia da sempre i palati di giovani e adulti, affermandosi come uno dei lievitati più amati e ricercati, vero e proprio sinonimo dell’eccellenza Made in Italy. Proprio in occasione della Pasqua, il progetto di comunicazione “Buone Fette” di Unione Italiana Food, continua ad accendere i riflettori sull’eccellenza dei lievitati da ricorrenza, per evidenziare come la Denominazione Riservata sia garanzia di autenticità, qualità, trasparenza e sicurezza per il consumatore.
“Per scegliere una Colomba di qualità consigliamo innanzitutto di affidarsi ai grandi marchi. I grandi marchi non sono altro che grandi pasticceri che grazie alle loro capacità hanno saputo replicare su larga scala un processo artigianale che ha reso la Colomba il prodotto tipico simbolo della Pasqua non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale” afferma Luca Ragaglini, Vice Direttore di Unione Italiana Food. “La prima cosa da verificare è che sul prodotto ci sia scritta la Denominazione Riservata Colomba. – continua Luca Ragaglini – Questo presuppone il rispetto di una norma che, ormai, da quasi vent’anni ne preserva gli ingredienti, la lavorazione e la forma: il burro in quantità non inferiore al 16%, almeno il 4% di uova fresche, il 15% di scorze di agrumi canditi e, protagonista assoluto dell’aroma inconfondibile, il lievito deve essere naturale costituito da pasta acida”. Infatti, il Decreto emanato nel 2005, che ha istituito per questo prodotto la Denominazione Riservata, costituisce una vera e propria carta d’identità a tutela dei grandi lievitati da ricorrenza della tradizione italiana, proteggendo il consumatore dalla possibilità di acquistare prodotti di imitazione ottenuti tramite metodi e ingredienti non riconosciuti o inadatti e di minor qualità.
Secondo i dati raccolti da Unione Italiana Food relativi alla Pasqua 2023, lo scorso anno la produzione complessiva della Colomba è stata di 23.443 tonnellate pari a 96,1 milioni di euro, con un consumo di circa 29,1 milioni di pezzi. Numeri che mostrano come questo delizioso dolce da forno continui ad essere amato dagli italiani, che scelgono tutta la bontà della Colomba per celebrare la Pasqua con tutto il gusto e l’eccellenza Made in Italy.
LA COLOMBA, UN GRANDE AMORE MADE IN ITALY
Un recente studio condotto da AstraRicerche per Unione Italiana Food sul rapporto degli italiani con i lievitati da ricorrenza e le abitudini di consumo in occasione della festività, ha confermato come la Colomba continui ad essere un prodotto estremamente amato in tutta la penisola. A consumarla, infatti sono più di 7 italiani su 10, in particolare le famiglie con bambini e adolescenti (76%), con una percentuale lievemente maggiore nel Centro- Sud. Prodotto ideale da condividere in famiglia e con gli affetti più cari, ma anche per essere regalato, la maggioranza dei consumatori (77%) acquista la Colomba prima della Pasqua, assicurandosi di portare in tavola un vero e proprio prodotto di eccellenza della produzione dolciaria italiana.
LA TRADIZIONE VINCE, MA ANCHE LE RIVISITAZIONI VENGONO APPREZZATE…
La tradizione è un elemento fondamentale per oltre la metà degli acquirenti: la ricetta tradizionale della Colomba è infatti apprezzata ben dal 65.3% della popolazione; il 9.7% degli intervistati ha, invece, una preferenza per le Colombe arricchite da cremose farciture allo zabaione, alla nocciola, al pistacchio o al liquore, o da svariate e golose coperture, ad esempio, al gianduia o glassa.
GLI ITALIANI AMANO LE GRANDI MARCHE
Nella scelta di una Colomba, quasi la metà dei consumatori (49,9%) sceglie quelle dell’industria di marca, con una particolare predilezione da parte della Generazione Z, mentre uno su cinque (20.7%) preferisce la produzione artigianale. Tra le ragioni che spingono i consumatori a prediligere il lievitato da ricorrenza di marca emerge sicuramente la facile reperibilità dei prodotti presso la GDO (80.5%) e la fiducia riposta dagli acquirenti nei confronti delle marche (33.0%) che sanno combinare qualità al giusto prezzo (46.5%). Ma anche la sicurezza dei controlli sulle materie prime e sui prodotti finiti, la tracciabilità e un’etichetta sempre chiara e ricca di informazioni, sono aspetti sempre più importanti per il consumatore.