Il mercato molitorio è interessante sia per la grande distribuzione che per tutte quelle imprese di produzione alimentare che trasformano la farina e/o la semola.
La grande distribuzione ha fatturato quasi 370 milioni di euro nel comparto, significa che il consumatore finale trova interesse nello scaffale nell’acquistare questo prodotto. In altri articoli dello speciale abbiamo avuto modo di mettere in evidenza che la categoria ha subito molta inflazione in gdo che ne ha comportato una riduzione dei volumi ma con un deciso incremento del valore delle vendite a valore.
Nonostante ciò il fatturato che esprime la gdo è davvero minimo rispetto a quello del comparto, a giustificazione del fatto che questo tipo di business è prettamente b2b.
Chi sono gli attori del mercato italiano?
Il più grande molino è Molino Casillo Spa, un colosso che nel 2023 ha superato il miliardi di fatturato, prima azienda della regione Puglia (fonte: Mediobanca), mentre nell’ultimo bilancio pubblicato aveva sfiorato i nove zeri.
In questo benchmark, ottenuto (come nelle analisi di Mediobanca) con i bilanci del 2022, ultimi pubblicati, abbiamo messo a confronto nove industrie molitorie, tra le più importanti in Italia, ovvero Casillo, Semolificio Loiudice Srl, Mulino Padano Spa, Molino Rossetto Spa, Molino Rivetti Srl, Molino Pasini Spa, Molino Chiavazza Spa, Macinazione Lendinara Spa e Sinergie Molitorie Società Consortile.
Si tratta di attori che hanno dimensioni diverse e, talvolta, modelli di business differenti, ma proprio queste diversità sono decisamente interessanti per verificare non solo quale azienda è meglio performante (non sempre è la più grande), ma anche qual è il modello di business più profittevole.
Lo studio è stato realizzato con la APP Benchmark On Line all’interno del portale GDONews.
Va ricordato che gli abbonati Premium, oltre alla consultazione di tutti i contenuti del portale, possono utilizzare il software benchmark online per condurre indagini indipendenti sulle performance economiche. Questo strumento è disponibile per tutte le catene della GDO, i membri affiliati e i fornitori, suddivisi per categorie merceologiche.
Entriamo nel merito dei numeri, quindi dalla parte alta dei singoli bilanci (ricavi), sino alla parte più bassa (gestione dei costi) per arrivare alla gestione finanziaria, alla patrimonializzazione e al debito.
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