I primi software nascevano nei centri di ricerca e nelle aziende. Erano strumenti che permettevano di eseguire operazioni complesse, perciò venivano realizzati con interfacce articolate e spesso “brutte”, che richiedevano una buona dose di formazione. I software B2B, compresi i back office per i punti vendita GDO e retail, hanno sempre seguito questo paradigma.

Oggi, però, le cose stanno evolvendo. I software più famosi nascono per i consumatori: app come Airbnb, Uber, Facebook, Google, Deliveroo (ecc.) non devono essere spiegate. Tutti iniziano a usarle in pochi minuti senza formazione. Questo cambio di passo ha stravolto il modo di concepire i software e il mondo B2B sta migrando a soluzioni con logiche simili a quelle B2C. Vediamo come i back office di negozio rispondono a questa sfida.

Cambiare il metodo di progettazione

Secondo i dati di KeenTech, azienda che si occupa di consulenza per la direzione strategica dei sistemi informativi, solo una minima parte dei back office di negozio sta modernizzando la propria piattaforma. La soluzione più praticata è cambiare il linguaggio di programmazione per rendere il software più accessibile. Ma per una vera evoluzione serve un cambiamento culturale più radicale.

Stefano Corà, responsabile commerciale dell’azienda software IBC, afferma: «Bisogna smettere di considerare il back office GDO come un software B2B. Il rischio, altrimenti, è cadere nel paradosso che utilizzare un software costato centinaia di migliaia di euro è più difficile di utilizzare un’app gratuita per il food delivery.» Con questo orizzonte in mente KeenTech e IBC hanno collaborato alla progettazione del nuovo JStore back office.

Vantaggi di un back office mobile a formazione zero

Un applicativo back office include una serie di moduli complessi dal punto di vista della progettazione, come l’accettazione delle merci in ingresso, la stampa delle etichette, e così via. In molti casi, è forte la tentazione di mantenere alcuni moduli operativi solo su desktop. Questa scelta, tuttavia, preclude una completa integrazione delle operazioni.

Spiega KeenTech: «Per avere tutto sotto controllo in ogni momento è necessario poter svolgere qualsiasi attività dallo stesso dispositivo. Perciò, il nuovo JStore back office è pensato per essere utilizzabile al 100% da mobile

L’altra sfida era trasformare le operazioni complesse in operazioni semplici da realizzare, anche senza formazione. Infatti, è molto dispendioso in termini di tempo e denaro formare dipendenti in centinaia di punti vendita. L’unica soluzione possibile è introdurre un software a formazione zero, cioè pronto all’uso dal momento in cui viene installato.

Per raggiungere questo obiettivo, KeenTech e IBC hanno studiato un applicativo web based, con un’interfaccia intuitiva che adotta funzionalità e gesture tipiche delle app B2C che usiamo ogni giorno sui nostri smartphone.

Come si migliora l’usabilità del software

Spiega ancora KeenTech: «Dal punto di vista dell’estetica e dell’approccio grafico, anziché dare un’impronta proprietaria, è molto meglio basarsi sui global UI & UX trends – ovvero le tendenze estetiche e di usabilità dei software introdotte dalle principali aziende mondiali (come Apple, Google, Microsoft e altre), con cui i consumatori hanno già ampia confidenza.»

Per lo sviluppo di JStore back office di IBC, ne sono state applicate diverse. Un paio di esempi possono aiutare a comprendere meglio la questione. Innanzitutto la dark mode: l’utilizzo quotidiano di PDA prevede un importante consumo della batteria e questo trend è coerente alle funzionalità richieste e aiuta anche la persona, perché stanca meno gli occhi.

Si è poi applicato, ad esempio, il glassmorphism, cioè quella modalità di visualizzazione per cui le interfacce mostrano in translucido la finestra sottostante. Non si tratta di un vezzo estetico ma di una caratteristica funzionale, perché fa capire all’utente che sta lavorando su una sottofinestra.

Altri paradigmi ben radicati che si è scelto di usare sono, ancora come esempio, l’uso di icone e di gesture, ad esempio lo swipe.

Infine, è in corso un processo di razionalizzazione delle funzionalità. L’obiettivo, dice il direttore commerciale Stefano Corà, «è dare in mano all’utente tutto ciò di cui ha bisogno e niente di più, in modo da non creare un sovraccarico informativo che andrebbe soltanto a complicare le operazioni quotidiane.»

Il processo di progettazione

Un cambiamento di paradigma di questo tipo richiede una progettazione curata nel dettaglio. KeenTech e IBC hanno risposto alla sfida con una squadra allargata di progettisti per il back-end da un lato, e di esperti per la parte funzionale dall’altro. Hanno partecipato sviluppatori, ma anche marketing e salesmen, per stimolare tutte le figure coinvolte a riflettere sull’esperienza dell’utente.

«Grazie a questo processo» afferma il presidente Corà «siamo riusciti a realizzare con JStore back office una piattaforma snella e potente allo stesso tempo. Gli utenti possono così realizzare e programmare con facilità anche le attività più complesse.»

Una nuova esperienza per gli operatori del punto vendita

L’introduzione di un software di back office utilizzabile al 100% da mobile e senza bisogno di formazione costituisce un unicum nel settore. I clienti hanno la garanzia di poter eseguire qualsiasi operazione tramite PDA e possono essere operativi da subito, eliminando i periodi di apprendimento.

Spiega Stefano Corà: «L’operatore si troverà nella situazione di non aver ricevuto nessuna indicazione e di poter riuscire a fare tutto in assoluta autonomia e con disinvoltura. Un’attenzione di questo tipo all’usabilità quotidiana senza dubbio aumenta l’efficacia e la produttività del personale di negozio.».

Ad oggi, nel mercato dei back office per il punto vendita, si sono visti più porting di vecchi software che cambiamenti culturali. È un settore con soluzioni ancora frammentate e ci sono retailer che rinunciano a comprare soluzioni commerciali per progettare un software custom. Per IBC e KeenTech, è un chiaro segnale che il mercato dell’offerta non è più adeguato.

Conclude il direttore commerciale Stefano Corà: «L’obiettivo di IBC nella progettazione di JStore back office è stato mettere a disposizione del mondo retail e GDO un nuovo paradigma di software back office, in grado di cambiare le abitudini di gestione del negozio e potenziare tutte le attività.»