In altro articolo si è spiegato che la redditività per MQ è l’unico indicatore che è in grado di far comprendere le performance degli attori della GDO. In buona sostanza, quando un fornitore approccia una centrale acquisti per accendere un contratto (quadro) di fornitura, “dovrebbe” saper misurare i suoi investimenti sia in base alle quote di mercato, e quindi alla capillarità dell’insegna, sia in base alla qualità delle performance. In un’altra pubblicazione, ad esempio, si è spiegato che Agorà è la Centrale maggiormente performante dopo Esselunga, seppur a distanza dal leader.
Questo significa che un metro quadrato di spazio produce più rotazioni rispetto alla concorrenza e, quindi, maggior produttività anche per i fornitori. L’esempio classico sono i discount: i loro assortimenti concentrati realizzano altissime rotazioni, e queste permettono – a loro volta – prezzi di acquisto molto vantaggiosi (sell out fornitore e sell in retailer). Il dato delle redditività per MQ è spesso poco conosciuto, oppure non adeguatamente considerato dai fornitori e spesso, mal conosciuto anche dai retailer, e dopo spiegheremo perchè.
Un altro aspetto rilevante, nella considerazione delle varie performance, è quello relativo alle dimensioni dei supermercati e/o ipermercati. In buona sostanza più un supermercato è piccolo e più, in teoria, è semplice alzarne le redditività. Pertanto, quando si studiano le prestazioni delle varie insegne, è bene mettere a fuoco anche l’aspetto delle dimensioni dei cluster di negozio.
In questo articolo divideremo i punti vendita d’Italia in sei cluster e, per ogni cluster, indicheremo qual è il ranking delle Centrali acquisti nelle redditività per metro quadrato. Lo studio è stato realizzato dalla società Istituto Georetail Italia SRL, specializzata in analisi dei bilanci di tutti gli attori della GDO e che, attraverso il suo database, riesce ad ottenere il risultato di performance di redditività partendo dai ricavi di ogni attore (sia Cedi che affiliati in tutta Italia) e rapportando il dato con le metrature dei negozi di ogni società. Ecco perchè spesso i retailer non conoscono bene il dato delle redditività, perchè sono i bilanci di esercizio il problema, sono troppi.
I sei cluster analizzati partono dai più piccoli, ovvero dal Libero Servizio (0-400 mq), per poi passare ai supermercati (401-2500) ma frazionandoli in tre cluster, ovvero dai 401 agli 800 mq, da 801 a 1500 mq e da 1501 a 2500 mq, per il semplice fatto che il vasto mondo dei super è troppo differente nelle metrature in termini di prestazioni. A seguire i superstore (2501-4500 mq) ed infine gli Ipermercati (oltre 4500 mq).
Ecco i risultati dell’analisi dell’Istituto: nel libero servizio il leader di mercato è
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