Hard Discount conquistano il mercato del sud america con i prodotti italiani. A Cibus la catena più famosa alla ricerca di nuovi fornitori

Sino a qualche anno fa erano un fenomeno sconosciuto in un mercato dal grandissimo potenziale, ma negli ultimi anni il mercato del mass market retail del sud america sta cambiando profondamente e le imprese che hanno intrapreso questo cammino sono diventate aziende che fatturati altissimi, con ottime redditività e molto organizzate.

In Messico Wal Mart non ha mai dato a nessuno lo spazio sufficiente per poter crescere e competere contro il colosso nord americano, ma da qualche anno alcune catene discount stanno riuscendo nell’impossibile impresa: togliere quote di mercato al leader dei leader. In Colombia, un paese molto più piccolo (circa 55 milioni di abitanti), Group Casinò, la multinazionale francese, ha sempre dominato il mercato con la catena ad insegna Exito. Per la prima volta è stato documentato da una importante rivista del continente, il gruppo D1, un hard discounter locale, lo scorso anno ha superato il leader di mercato in termini di fatturato. La notizia ha fatto il giro del continente perchè ha reso noto un fenomeno che dappertutto si sta verificando: gli hard discount che trasformano il mercato della distribuzione.

Ad essere colpiti da questo fenomeno non sono solo i retailer tradizionali, anche le grandi marche locali sono fortemente coinvolte in questo violento travaso di fatturato perchè, come afferma la parola, il modello che sta prendendo piede dappertutto è quello “hard”, senza grandi marche in maniera intransigente.

La Colombia ha fatto da apripista: D1 nasce nel 2009, passa di mano nel 2013 per effetto dell’acquisizione da parte di uno dei più importanti imprenditori del paese e dal 2013 in avanti la crescita è stata incessante: nel 2021 ha chiuso con una numerica di negozi pari a 2550 tutti diretti, ha fatturato quasi 10 miliardi di pesos colombiani (indicativamente 3 miliardi di euro) ed una crescita nell’ultimo anno del 32%. Leader di mercato.

Le grandi marche che hanno sempre dominato il mercato si vedono escluse da questo tipo di offerta e negli ultimi anni hanno prima provato a negoziare con il retailer per entrare in assortimento con un ruolo di rilievo, poi hanno provato anche con influenze politiche a limitare il flusso delle importazioni di alcuni prodotti per continuare ad essere preferiti. Questo perchè uno degli asset strategici che usa D1 per vincere il mercato è quello della qualità (al miglior prezzo), e questa si trova spesso in Europa a prezzi abbordabili.

D1 è dotata di due aziende in una: la prima è composta dall’articolata organizzazione degli acquisti-marketing-vendite, impegnatissima a tutto campo ed in stretta correlazione per vincere la sfida con la concorrenza. La seconda è la parte di azienda che importa dalla Cina i prodotti non alimentari e dall’Europa (ed anche sud America) quelli alimentari. Solo di prodotti italiani nel 2021 sono stati importati oltre 1200 container dal retailer colombiano, con tutte le difficoltà legate ai noli, al loro costo (importano loro direttamente) e, soprattutto, alla loro reperibilità.

D1 contiene nel suo assortimento moltissimi prodotti italiani e spagnoli e questi sono offerti (almeno sino alla scorsa estate) a prezzi decisamente competitivi rispetto alla concorrenza, tutti rigorosamente in private label. Attualmente la situazione internazionale sta insidiando le loro strategie perchè il flusso di consumatori che ha conquistato in tutti questi anni ha sempre ravvisato estrema convenienza nell’acquistare pasta di semola davvero italiana, sughi, biscotti e derivati del pane ed altri prodotti.

Ricavi triennio 2018-2020 D1 SAS espressi in miliardi di dollari

La pandemia non ha sicuramente aiutato al rinnovo del parco fornitori nonostante D1 in Italia abbia un riferimento che la supporta per la ricerca dei fornitori, la Food Retail Italia SRL di Reggio Emilia. Per contattare l’azienda entrare al suo sito internet anche per comprendere il suo ruolo e come opera.

Gli Assets di D1 SAS nel triennio 2018-2020 espressi in milioni di dollari

D1 ed un suoi category manager saranno presenti alla fiera Cibus assieme ai manager di Food Retail Italia per cercare nuovi fornitori da inserire in assortimento. Chi volesse mettersi in contatto con l’azienda può scrivere a info@fooditaliaretail.com.

 

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