
Esselunga, Gruppo Alì, Alleanza 3.0, Novacoop e Unicoop Firenze, cinque aziende con un fatturato superiore ad 1 miliardo di euro, con punti di vendita tutti di loro proprietà ed il cui Bilancio (quello del 2018) fa riferimento solo alle vendite compiute da quelli. Il benchmark che abbiamo iniziato la scorsa settimana, e che concluderemo oggi, mette a confronto modelli di business molto simili, sebbene dall’esterno questo non sia così evidente. Questo studio ha di interessante proprio questo: mette in mostra “gli scheletri” delle aziende, così come sono nella loro essenza, compiendo una sorta di raggi X alle loro prestazioni, senza considerare minimamente come esse sviluppano le loro strategie di vendita e di marketing, ma ne verifica i risultati operativi mettendole tutte a confronto e promuovendo o meno le migliori “della classe”.
Come si è scritto la scorsa settimana le cinque aziende svolgono tutte vendita al dettaglio, cioè sono proprietarie di supermercati ed ipermercati e quindi svolgono una attività di acquisto merce da fornitore e vendita al consumatore finale, pertanto il margine commerciale derivante dalle loro attività deve essere rilevante, in grado di sopportare tutti i costi, tenendo conto dei limiti imposti dal mercato, inteso come la competitività dei prezzi al pubblico.
Il margine commerciale delle 5 aziende in benchmark. Bilancio 2018
L’azienda che tra acquisti e vendite al dettaglio presenta il miglior margine commerciale è
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