Rana prepara il rilancio della Buitoni in Piemonte. «Diventerà il nostro centro produttivo più grande, ora ha circa 200 dipendenti, ma raddoppierà nel giro di qualche anno ed è destinato a triplicare superando la sede veronese, perché vi produrremo sia Buitoni per conto di Nestlé sia Rana». A illustrare i piani di sviluppo dello stabilimento piemontese è Gian Luca Rana, 53 anni, figlio del fondatore Giovanni e da qualche anno amministratore delegato.
L’ultimo investimento del gruppo Rana è stato fatto a Moretta, in provincia di Cuneo, dove ha acquisito da Nestlé lo stabilimento Buitoni. Negli Stati Uniti invece Rana intende aprire una nuova fabbrica accanto a quella già aperta a Chicago. Oltre all’America e all’Italia, dove nella sede veronese lavorano circa 400 dipendenti, il gruppo è presente anche in Belgio. Ma il focus resta soprattutto l’Italia e in particolare il Piemonte. L’operazione Buitoni, continua Rana, «è stata necessaria per ovviare alle lentezze burocratiche italiane che ci impedivano di ampliare in fretta il nostro pastificio a Verona. Mentre negli Usa per raddoppiare lo stabilimento non ci sono stati ritardi, a Verona ci hanno preventivato cinque anni. L’unica soluzione era appunto un’acquisizione ed ecco l’investimento su Moretta, che sarà pronto per fine anno».
Il problema dell’azienda è gestire una crescita del 20% l’anno e mantenere il ruolo di leader di mercato in Europa. Attualmente Rana fattura 700 milioni di euro con un utile di circa 16 ed il 70 per cento di esportazioni in 52 Paesi. «Con questi numeri non possiamo aspettare i tempi della burocrazia, nonostante abbiamo delle persone che lavorino per smaltirla», spiega l’ad, che progetta anche un centro di ricerca stile Google dietro la sede di Verona ed è pronto grazie ai consigli del figlio Giovanni, 23 anni, a dire addio alla plastica.
Padre e figlio, prima di lanciare un prodotto in un Paese, ci viaggiano insieme, ne provano i ristoranti e cercano di adattarvi impasto, ripieni, sistemi di cottura e confezioni da proporre. Mentre la moglie Antonella, responsabile marketing, si occupa della rete di ristoranti a marchio Rana, aiutata dalla figlia Maria Sole, ippoterapeuta nel maneggio di famiglia. La sede di Verona sarà un modello di efficienza anche per Moretta. Sterilizzata come una sala operatoria, con cucine dove ogni quarto d’ora si assaggiano i prodotti per controllare le macchine, con 300 ripieni freschi e tecnologia d’avanguardia. Anzi, su misura spiega Rana: «Davanti al mattarello mi inchino sempre, ma le nostre macchine ci vanno vicino. In commercio non le trovavamo e così le abbiamo costruite noi. Il nostro record è 0,2 mm per la sfoglia dei tortellini, che portiamo a 0,5 altrimenti la cottura durerebbe 20 secondi anziché un minuto e il consumatore scuocerebbe sempre la pasta».
[Francesco Rigatelli via La Stampa]