Tra 20 giorni uscirà il nuovo Manuale di GDONews che tratterà la categoria dei derivati del pomodoro. Nel Manuale si spiegherà che l’Italia è una grande produttrice ed esportatrice di derivati del pomodoro, dietro solo a Stati Uniti e Cina. Noi italiani siamo anche dei grandi consumatori di passate di pomodoro sebbene il mercato italiano registri un calo delle vendite. Il libro tratterà delle vendite del 2016 nel mondo Supermercati ed Ipermercati e faremo una analisi di benchmark delle aziende produttrici, in questo articolo vogliamo invece dare un quadro generale di questa categoria.
Primo dato:
Nel settore della lavorazione del pomodoro circa il 44% delle aziende produttrici presenta un elevato rischio di andare in deafult.
Non è una situazione rosea quella che coinvolge questo importantissimo mondo produttivo ed il mondo Retail farebbe bene a sincerarsi di cosa c’è dietro questo numero statistico che emerge dall’analisi dei Bilanci. Infatti, secondo il Dott. Di Napoli, Senior Partner della società Obiettivo Valore che svolge questo tipo di studio, solo 39 aziende su 100 sono appetibili per il sistema bancario.
Un altro dato molto interessante è che il costo medio della materia prima è pari al 31%. E’ il processo di lavorazione il vero valore aggiunto di questi prodotti.
Secondo la relazione del Dott. Di Napoli ci sono solo 30 aziende su 100 che riescono a lavorare con un costo della materia prima che è inferiore al 22%.
Per contro è apparso piuttosto basso il costo del lavoro nel settore in analisi, infatti incide mediamente per il 9% del fatturato. Addirittura esistono una trentina di aziende su cento che riescono a lavorare con un costo compreso fra il 6% e il 9%.
Dal lato delle vendite, è stato realizzato un interessante Report realizzato dall’Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo S.p.A. per Confcooperative, il quale spiega che nel periodo da loro analizzato (2010/2015) il mercato italiano (totale non solo GDO) delle passate e dei concentrati di pomodoro ha registrato andamenti in calo per quanto riguarda i volumi di vendita Retail e in crescita per quel che concerne il valore totale delle vendite. I primi sono diminuiti da 333,7mila tonnellate a 312,4mila tonnellate (-6,4%);
Il secondo è aumentato da 607,3 milioni di Euro a quasi 650 milioni di Euro (+7%). Tale aumento nel valore totale delle vendite è dovuto ad un incremento dei prezzi unitari, riconducibile ad una maggiore attenzione, da parte dei consumatori italiani, nei confronti di prodotti di maggiore qualità (ad esempio, passate e concentrati realizzati utilizzando pomodori IGP).
Inoltre il report spiega che nel medio periodo (2015/2020) si prevede che i volumi di vendita retail continueranno a regis- trare, seppur con andamenti discontinui nel cor- so degli anni, performance negative, con un lieve ridimensionamento da 312,4mila tonnellate a 310,6mila tonnellate (-0,6%). Allo stesso modo, anche per il valore totale delle vendite è attesa una diminuzione dai quasi 650 milioni di Euro nel 2015 ai 642 milioni di Euro nel 2020 (-1,2%).
Il libro approfondirà molto le dinamiche commerciali della categoria, la complessità dei listini e degli sconti, chi sono i leaders e che ruolo hanno la private label da un lato e la pressione promozionale dall’altro, in questo articolo ci limiteremo a citare quali sono i prodotti (items) best performers della categoria.
Al primo, al secondo ed al terzo posto con un volume totale che supera i 60 milioni di pezzi venduti sono posizionati 3 prodotti che corrispondono alla passata di pomodoro, in vetro e 700 gr di contenuto. Al quarto posto si posiziona una lattina di polpa di pomodoro. I leaders della categoria sono sostanzialmente due con al seguito altri pochi grandi followers.
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