Fa tenerezza ascoltare colleghi, imprenditori e manager parlare del web come di un mezzo di comunicazione di serie B. La carta stampata è stata per moltissimo tempo il riferimento della comunicazione assieme alla televisione, oggi sono entrambe in crisi. Quali sono le ragioni? Intanto bisogna chiarire che le ragioni sono diverse: la comunicazione televisiva è, in Italia, in crisi perché il mercato in generale è in crisi. Gli investimenti stanno subendo una migrazione, ci sono realtà del mondo talmente in crescita che è obbligatorio per le Multinazionali una redistribuzione dei Budget. Ma senza andare molto lontano è sufficiente prendere l’esempio della Germania, un Paese dove la crisi non attecchisce ancora ma rimane molto minacciosa. In terra teutonica gli investimenti di comunicazione televisiva sono in leggera crescita, ma quella leggera crescita è fatta di numeri, in valore assoluto, ragguardevoli. Invece la carta stampata è in crisi dappertutto ed una ragione c’è: è cambiato il mondo. Capita ancora di vedere Manager impugnare ed usare un telefono di vecchia generazione senza collegamento ad internet, ma ottimo nel funzionamento originale. Capita ma non è la regola, perche’ oggi tutto viaggia sul web e la dimostrazione più lampante è l’inaspettata prestazione elettorale di Beppe Grillo. Questo personaggio, che oggi si è deciso di non chiamare più comico, ha di certo colto la voce dell’enorme protesta popolare dilagante nel Paese, ma l’ha veicolata ed alimentata attraverso il web. Cosa significa questo? Che il web, se non si può e non si deve considerare lo strumento di comunicazione e di informazione principale, è sicuramente un mezzo di comunicazione oggi maturo e dilagante grazie alla tecnologia, ai social network ed al cambio di abitudini generazionali ed una così potente evoluzione a chi erode quote di mercato? Alla televisione o alla carta stampata? Alla seconda. E’ vero che i contenuti video sul web sono importantissimi e seguitissimi, ma non hanno ancora la valenza che può avere la televisione, non ha la velocità di connessione, spesso non ha la diretta se non in streaming, non concilia l’unione familiare come la televisione, insomma sono strumenti con destinazione d’uso differente. Ma con la carta stampata i terreni di similitudine sono impressionanti: il tablet docet. Oggi sono in voga gli ebook, la lettura dei quotidiani avviene online, Google News è la fonte principale di acquisizione di informazioni, soprattutto fuoricasa. Nel B2b poi questa realtà vale doppiamente: avete mai visto manager, funzionari leggere sulla loro scrivania i giornali o le riviste? Avete mai visto lo stesso manager attento allo schermo del proprio PC mentre lavora? Si suppone che il PC abbia una connessione ad Internet e che quindi possa navigare sul web e leggere l’e-mail. Detto questo, ricordiamo che negli USA gli investimenti in comunicazione sul web hanno superato quelli su carta stampata, ed in Italia il prossimo è previsto come l’anno del sorpasso.
Matusa…arrendetevi.
Signori, mi fa piacere che ve ne siate accorti anche voi. Come dicevo in qualche post fa, il mondo cambia e cambierà ancora! Niente rimarrà come prima ( il risultato dei 5 stelle ne è la prova).
Mi chiedo come si possa trascurare la rete e tutto il suo potenziale, se non investiamo e creiamo valore anche sul web i famosi brand rischieranno moltissimo a favore delle PL!
Oggi il consumatore non è più passivo, è un attore tout court e il regista ( in questo caso il brand) deve essere bravo a conoscere il proprio protagonista! Proprio così, l’attore vuole essere il protagonista, per questo motivo la fidelizzazione deve diventare personalizzata e il web in questo caso ci aiuterà a conoscere quali sono le sue reali esigenze.
Aiutiamo questi giovani ad entrare nel mercato del lavoro, sproniamoli, abbattiamo queste gerarchie familiari, se non investiamo su di loro pagheremo tutti le conseguenze.