Nel corso della convention di Sigma è stato presentato il progetto dedicato al Cash and Carry. Con un remind all’alfabeto Greco, il direttore commerciale Davide Cozzarolo ha spiegato che gamma e delta sono le lettere che accompagnano Sigma nell’alfabeto greco, e che si possono assimilare per rimandare ai progetti in corso all’interno dell’insegna per il prossimo futuro: Gamma riferibile al progetto Cash and Carry e Delta riferibile al Discount. Gamma è già realtà. E’ nata una società all’interno del mondo Sigma, si dovrebbe chiamare Italycash, che si propone di rivoluzionare questo mercato, oggi assoluto appannaggio della multinazionale Metro (32% di quota di mercato). I driver con cui Cozzarolo (ex Metro) ha costruito l’offerta non si discostano da quelli vincenti in utilizzo nel format Supermercati, ovvero si basa sul concetto di network come riferimento per la massificazione dei prodotti a marchio di fantasia “+Performance” che entro la fine dell’anno corrente metterà in distribuzione 220 referenze nelle categorie dei freschi, dei surgelati e nel grocery. Altra caratteristica che vuole contraddistinguere la nuova formula è quella dell’esaltazione del localismo (richiamo agli assortimenti su piazza dei supermercati), la flessibilità dei rapporti “one to one” con gli operatori del settore Ho.re.ca. e l’esaltazione dei prodotti per bar, dove è allo studio un brand attrattivo ed emozionale. Cozzarolo ha vissuto da vicino l’affermazione del gigante tedesco Metro nel nostro Paese, lo conosce bene, e probabilmente ne conosce possibili limiti, e sicuramente entra in un terreno dove la concorrenza nazionale (centrali) è stata sino ad oggi un po’ distratta salvo qualche caso di ottimo localismo. Proprio gli efficienti localismi sul format si dice che si stiano avvicinando al mondo Sigma (rumors). E’ effettivamente un progetto che è in grado di catalizzare chi ha sempre creduto nel format e non ha mai trovato una sponda in una centrale nazionale disposta ad investire in tale progetto. Lo fa Sigma, forte dei successi che sta ottenendo nei supermercati, con metodologie che provengo da quel successo assieme ad altre esigenze proprie del settore che possibilmente nessuno sino ad oggi è riuscito ad esprimere. Questo è almeno ciò che Sigma si augura.
Finalmente un attore tutto italiano che cerca di contrastare i crucchi. Forza imprenditori italiani rimandiamoli a casa. E’ possibile che la ristorazione italiana sia servita da uno straniero che di prodotti italiani e clienti ha poca cultura e attenzione?