Il gruppo Conad, che festeggerà il prossimo anno 50 anni, raggiunge nel 2011 i 10,250 miliardi di euro di giro d’affari (+4,8 per cento rispetto all’anno scorso; +70 per cento dal 2002), rafforza la sua leadership nel format supermercati, cresciuta fino al 16,2 per cento di quota di mercato (+1,2 punti rispetto al 15,4 per cento dello scorso anno) e nei punti di vendita di prossimità, al 13,7 per cento contro il 12,8 per cento del 2010. La quota di mercato è salita al 10,3 per cento (9,9 per cento lo scorso anno).
Sono i numeri di un 2011 decisamente positivo, testimoniato dai 6,5 milioni di famiglie che ogni settimana fanno la spesa nei 2.959 punti di vendita del gruppo presenti in 1.424 comuni di tutte le province italiane con una frequenza di spesa media di una volta alla settimana. “Risultati importanti, ai quali i soci di Conad hanno dato un contributo determinante. Il mercato e i clienti, ai quali con le iniziative promosse abbiamo fatto risparmiare oltre 700 milioni di euro nel corso del 2011, hanno premiato il gruppo oltre ogni aspettativa”, sottolinea il direttore generale Francesco Pugliese. “La situazione economica e sociale dell’Italia è molto difficile, ma la stiamo affrontando con determinazione e con progetti validi e concreti, sempre dalla parte del cliente: abbiamo tante idee e la voglia di realizzarle, puntiamo a fornire prodotti e servizi con il miglior rapporto fra convenienza e qualità e investiamo a sostegno dei consumi e in nuove forme di distribuzione”.
Per il prossimo anno, conclusa l’acquisizione di 19 punti di vendita ex Pellicano del gruppo Lombardini in Sardegna (e forse anche altri nel nord Italia), Conad ha previsto uno sviluppo per 200 mila mq di superficie di vendita, con l’adesione di nuovi soci e la creazione 500 posti di lavoro. L’incremento di fatturato atteso è di circa 1 miliardo di euro.
Trend di crescita più che positivo per la marca commerciale. A fine 2011, un prodotto su quattro negli assortimenti (24,5 per cento contro una media Italia del 17,3%) sarà Conad, testimoniando una crescita nettamente superiore a quella del mercato. Il fatturato alla vendita è in crescita del 20 per cento rispetto a quello dello scorso anno e a fine 2011 si attesterà a 2,2 miliardi di euro, realizzato con una gamma di 2 mila prodotti. Conad è leader nel 35 per cento delle categorie (se si sommano anche le seconde posizioni la percentuale sale al 65 per cento).
Sul fronte dell’innovazione di servizio, a fine 2011 saranno 13 i distributori di carburanti Conad (l’ultimo è stato inaugurato a Ferrara il 6 dicembre scorso) grazie ai quali i clienti hanno risparmiato 24,1 milioni di euro, e 42 le parafarmacie che, in cinque anni, hanno generato un risparmio di oltre 6 milioni di euro con un risparmio medio del 22 per cento.
L’obiettivo per il 2012 è arrivare a 100 corner Parafarmacia Conad in tutti gli ipermercati e i superstore con galleria commerciale, portare i corner Ottico in tutti gli ipermercati e – grazie anche agli auspicati provvedimenti del governo Monti in materia di liberalizzazioni – procedere con l’apertura di 30 nuovi distributori di carburanti Conad.
E’ ormai evidente come la formula di Conad vincente anche con una congiuntura economica cosi difficile. Sono pochi i gruppi che potranno vantare un 2011 con risultati paragonabili a quelli di Conad.
ma di cosa state parlando se i vostri supermercati sono tra i più cari d’italia, guardate cosa fanno gli altri e come sono organizzati e capite come si lavora.
Silvia,
stanno parlando di risultati provati da numeri( dati oggettivi) e tu ribatti con delle valutazioni oggettive.
Restando nell’ambito soggettivo ti dico il mio parere: i pdv CONAD sono davvero tanti e diversi, alcuni competitivi, altri meno. Ci sono insegne mediamente più costose
Per quanto riguarda guardare gli “altri” per come sono organizzati e come lavorano, tutto dipende a chi dovrebbero guardare, perchè se quello che conta è il risultato forse , per alcune catene è meglio guardare a come lavora Conad …
come dipendente Conad posso attestare l’assoluta verità dei risultati raggiunti nel 2011;è anche vero che i pdv Conad non sono tutti competitivi,dipende molto dalla realtà del territorio,dalla presenza o meno di insegne della concorrenza nelle vicinanze.Io posso dire che l’assortimento dei c.d. prodotti a marchio interno(pam)è effettivamente vasto e spazia sempre più in settori merceologici diversi imponendosi come più competitivo della marca commerciale più blasonata,non foss’altro per prezzo e qualità.
bho!mi sembra strano!ma parliamo di rete omogenea?