Lars Oloffson, Ad del gruppo Carrefour, in una recente intervista ha fatto media culpa: “ Abbiamo voluto crescere troppo, e troppo in fretta” ed ancora “ abbiamo riparametrato la perdita del risultato operativo che dal 15% indicato a metà agosto viene oggi ricollocato tra il 15% ed il 20%”. Carrefour nel primo semestre ha infatti registrato una perdita netta di 249 milioni di euro e sebbene il fatturato del terzo trimestre del 2011 è rimasto stabile (+ 0,3%) pari a 22,8 miliardi di euro, le vendite nei supermercati ed ipermercati francesi, il mercato più importante del Gruppo, sono scese del 4,4%, anzi secondo Worldpanel Kantar ha addirittura perso quasi un milione di clienti nell’ultimo anno . Che cosa è successo? Sicuramente la congiuntura economica non aiuta proprio nessuno, ma in Francia gli insuccessi del Gruppo sono troppo evidenti, tanto che lo stesso Oloffson è arrivato ad ammettere che è possibile che la formula di Carrefour Planet non sia piaciuta ai clienti. Il vero problema pare essere la politica dei prezzi attuata dal gruppo francese negli ultimi anni, ritenuta “ex post” non di contenimento inflattivo. Di fatto, secondo Oloffson, la maturazione di Planet ancora non si è compiuta, ha spiegato che “[…] il processo è ancora a metà strada, e potrebbe essere possibile” secondo quanto dichiarato dall’Ad a Le Figarò “ che il consumatore abbia pensato che la ristrutturazione sia stata caricata sui prezzi”. Per risolvere il problema Carrefour sta attuando adesso una politica molto aggressiva con prezzi più bassi e meno attività promozionali. Si tratta di drastiche misure che, spiegano gli analisti, potrebbero avere un impatto significativo sui margini della Carrefour a breve termine, creando ripercussioni sui suoi titoli in borsa. Intanto chi invece sorride delle disgrazie altrui sembra essere Michel-Edouard Leclerc che è riuscito a mantenere la sua promessa: i prezzi sugli scaffali dei Punti Vendita Leclerc quest’anno non devono aumentare di oltre il 2% . Il Presidente ha ricordato che l’industria, a seguito dell’impennata delle materie prime, aveva chiesto un aumenti medi del 5,5%. Leclerc, noto per la sua durezza nei negoziati, aveva concordato un aumento medio limitato al 2,4%, e di fatto pare che solo Lactalis non abbia ancora rinnovato l’accordo. Nel frattempo proprio grazie alla sua politica aggressiva Leclerc ha continuato a guadagnare quote di mercato, raggiungendo una quota del 17,4% ai primi di agosto, ovvero 0,6% di incremento in un anno. Recentemente lo stesso Gruppo ha pubblicato le vendite del mese scorso ed ha fatto notare che sono aumentate del 8,06% pari a 2,6 miliardi di euro, carburante escluso. Pertanto dall’inizio dell’anno la crescita è stata 5,32% ovvero sopra l’obiettivo del 5% fissata da Michel-Edouard Leclerc nell’anno in corso.
Francia: Carrefour perde clienti e quote di mercato a discapito di Leclerc che cresce
Dott. Andrea Meneghinihttps://www.gdonews.it
Analista ed esperto di Grande Distribuzione alimentare. E’ un attento osservatore delle dinamiche evolutive dei diversi format in Italia ed in Europa. Collabora con alcuni Gruppi della GDO italiana nelle aree di crisis communication management e news management. Affianca la Direzione Generale di alcuni Gruppi della GDO nella gestione delle strategie aziendali. Collabora anche con aziende del Mass Market Retail all'estero come assistant manager sull'italian food. Si può contattare scrivendo a meneghini@gdonews.it
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ma nn mi dite…….
In linea di massima l’autocritica è una cosa positiva, però è evidente che ora la priorità deve essere quella del contenimento dei prezzi e dell’attenzione massima al comportamento delle borse dopo ciascun piano d’azione.
seeeee autocritica……la crdibilità è come il denaro (anzi E’ denaro)anni per ottenerla giorni o ore per perderla ….e il Carrefour sono anni che va nella direzione sbagliata…..i clienti vogliono si prezzi bassi (ovvio) ma anche servizi e personale all’altezza, novità e banchi pieni…..in Italia è così? no! Pensate che con il Planet cambi? Pesate che in Francia sia differente (la fuga del mercato mi da la risposta)-……ergo…in bocca la lupo ma secondo me è n’azienda decotta nel suo settore …almeno nei paesi menzionati (e in Francia è grave)poi la borsa……la Lehman 48 re prima di falire era AA-, 96 ore prima AAA, vuol dire e nn vuol dire.
Saluti a tutti
olofson silurato