Secondo un sondaggio condotto dall’istat sulle vendite a gennaio 2007, l’indice destagionalizzato del valore totale delle vendite al dettaglio ha registrato una variazione negativa dello 0,4% rispetto a dicembre 2006. Il risultato tendenziale di gennaio e’ la sintesi di un calo delle vendite dei prodotti alimentari dello 0,7% e di un aumento nel settore non alimentare dello 0,6%. Su base congiunturale le vendite nel settore alimentare sono diminuite dello 0,7%, nel settore non alimentare sono rimaste invariate.
Tra i non alimentari, l’Istat segnala incrementi tendenziali maggiori per scarpe e cuoio con +2,1%, utensili e ferramenta con +1,5%; variazioni negative per giochi e sport con -0,5%, casalinghi durevoli e non con -0,3% come pure dotazioni informatiche e telefonia. Nella grande distribuzione, quindi il mercato che a noi interessa in special maniera, le vendite sono scese dello 0,7% su anno, mentre sono cresciute dello 0,6% nelle imprese operanti su piccole superfici. Inoltre si registrano flessioni annue importanti nel format degli ipermercati (-4,4%) e meno sensibili nei supermercati (-0,5%). Continua invece con i suoi incrementi il format degli hard discount (+3,2%),e grandi magazzini (+4,5%) come anche altri specializzati (+6%). In Italia, secondo l’istituto i dati sulle vendite variano rispetto la posizione geografica ad esempio; nel Nord le vendite sono salite dello 0,2% su anno, nel Nord-Est dello 0,8% e nel Nord-Ovest sono scese dello 0,2%; al Centro la variazione e’ stata nulla; al Sud e Isole sono scese dello 0,3%. Infine, i giorni medi di apertura sono aumentati dello 0,3% sul 2006 sia nella grande distribuzione (25,9) sia nelle piccole imprese (24,7).