Le montagne russe degli ultimi anni hanno fatto bene in termini di ricchezza (si legga patrimonializzazione per i tecnici) a molti attori della “gdo” e, forse, condannato quelli che non ha saputo comprendere il valore della patrimonializzazione dei Centri Distributivi.
Oggi lo scenario delle vendite che ci troviamo di fronte è simile a quello che abbiamo conosciuto qualche anno fa, quando non immaginavamo che una pandemia ci avrebbe chiuso in casa per mesi e che lo stop&go dell’economia mondiale avrebbe provocato uno tzunami inflattivo che, sommato ad altri eventi, avrebbe generato la più repentina e violenta esplosione e successiva implosione inflattiva che l’Europa avesse conosciuto dal dopoguerra ad oggi, considerando che in pochissimo tempo questa è praticamente scomparsa.
Come si spiegava, oggi Circana e Nielsen IQ spiegano, con i loro studi, che l’inflazione alle vendite in gdo è ben al di sotto il 2% e che, nei discount, siamo addirittura in deflazione.
Se non fosse chiaro a tutti, è bene spiegare che quello che è successo in questi anni ha aiutato moltissimo i protagonisti del settore mass market retail, solo che alcuni hanno saputo approfittare di questo momento e si sono rinforzati a livello patrimoniale per affrontare il prossimo futuro, altri invece no.
Oggi viviamo uno stato di stagnazione che ricorda il recente e triste passato, Circana ha fotografato a fine aprile l’inflazione al +1,3%, assieme ad una bassa crescita delle vendite a valore e con i volumi in stagnazione.
Come già scritto sopra, i discount sono addirittura in deflazione.
Siamo tornati in stagnazione? Una parte della GDO trema al solo pensiero. Analisi dei dati Circana
La lotta fra i discounters è l’aspetto più interessante del momento. La battaglia è assolutamente tutta orizzontale fra i primi tre player a cui si aggiunge un super aggressivo Aldi, ma questa è talmente una lotta tra titani che provoca, a cascata, ripercussioni su tutto il mercato.
Esistono realtà di Eurospin che sono da studiare: in particolare Eurospin Puglia e Sicilia. Più giovani delle altre tre sorelle, ma grazie a ciò con una conformazione differente. Negozi moderni, senza affiliazione ed in territori molto fertili per quel mercato. In un articolo abbiamo riassunto le loro prestazioni alle vendite, e messe a confronto con quelle della concorrenza.
Non sono solo i discount ad essere vincenti in questo momento storico. Le imprese di Agorà Network operano in un territorio, il nord e soprattutto ad ovest, dove i discount hanno investito moltissimo negli ultimi 5 anni. Eppure anche le imprese di Agorà sono cresciute moltissimo ma, soprattutto, si sono arricchite molto (patrimonializzate) diventando molto grandi e molto energiche a livello di patrimonio. In un articolo il dettaglio delle loro prestazioni economico-finanziarie nel quinquennio 2018-2022.
Il profit cumulato delle imprese di Agorà, se sommato, dal 2018 al 2022 supera i 450 milioni di euro
Lo scenario della gdo sta cambiando e nei prossimi anni, alla luce dell’arricchimento di alcuni player e delle difficoltà di altri, non vi sono dubbi che molte cose cambieranno.