Un piano di investimenti imponente da  86,6 milioni di euro, che interessa 7 impianti di produzione italiani del Gruppo Conserve Italia, insieme alla sua sede centrale, con la possibilità di intercettare fondi del PNRR e di altri stanziamenti statali, oltre ad un importante impiego di risorse proprie.

L’approccio strategico del piano è basato su diversi pilastri chiave, tra cui l’adozione di tecnologie innovative, miglioramenti qualitativi dei prodotti, ottimizzazione dei processi, risparmio energetico, promozione della sostenibilità ambientale e una forte enfasi sulla digitalizzazione.

Questa visione orientata al futuro è stata delineata fino al 2026 da Conserve Italia ed è già iniziato ad attuare attraverso i primi interventi. Direzione di crescita e sviluppo, presentata durante l’assemblea dei Soci, che ha avuto luogo nell’auditorium della sede a San Lazzaro di Savena, nei pressi di Bologna.

L’assemblea ha visto la partecipazione di circa 150 persone, principalmente agricoltori e dirigenti rappresentanti delle 39 cooperative che costituiscono il consorzio specializzato nella produzione di succhi di frutta, conserve di pomodoro e prodotti vegetali conosciuti attraverso i marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

Durante l’assemblea dei Soci di Conserve Italia, è stato dato il via libera al bilancio dell’anno fiscale 2022-23, che si è concluso il 30 giugno 2023. Il gruppo, composto da Conserve Italia e altre 8 società sottoposte al suo controllo, ha generato un fatturato consolidato di 1,14 miliardi di euro. Questo valore rappresenta un notevole incremento del 18% rispetto all’anno precedente, accompagnato da un utile di 7,2 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta consolidata si è stabilizzata a 120 milioni di euro, continuando un trend di miglioramento costante che dura da oltre 15 anni, con una riduzione complessiva di oltre 350 milioni di euro. Questo notevole risultato positivo nell’Ebitda, che ammonta a 74 milioni di euro, è stato ottenuto grazie a significativi sforzi di ottimizzazione dei costi strutturali.

“Questo bilancio risente inevitabilmente del forte aumento di costi di tutti i fattori produttivi che ha influenzato l’aumento di fatturato e che abbiamo cercato di gestire al meglio promuovendo un’equa ripartizione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera. Con grande spirito di responsabilità, abbiamo assorbito parte di questi rincari a salvaguardia dei nostri soci produttori italiani e per tutelare il consumatore finale – ha dichiarato nel corso del suo intervento il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini -.

I numeri positivi del bilancio consolidano la struttura societaria nei suoi aspetti finanziari e patrimoniali, confermando il nostro ruolo di riferimento insostituibile per l’agricoltura italiana. Grande attenzione – ha aggiunto Gardini – è stata infatti riservata alle produzioni agricole principalmente conferite dai nostri soci cooperatori, per le quali abbiamo liquidato 95 milioni di euro. Una cifra rilevante finalizzata a sostenere l’attività di aziende agricole che nell’ultimo anno, soprattutto in Emilia-Romagna dove si concentra la maggior parte della nostra base sociale, sono state pesantemente danneggiate da eventi climatici catastrofici come alluvione, gelate tardive e grandinate”.

“Il piano investimenti presenta una serie di interventi che interessano i 7 principali stabilimenti produttivi italiani (Pomposa, Barbiano, Massa Lombarda, Ravarino, Alseno, Albinia e Mesagne) e la sede di San Lazzaro, dove verrà installato un impianto fotovoltaico; le azioni previste ci porteranno a rendere più efficienti e sostenibili i nostri processi produttivi in termini di risparmio idrico e mancate emissioni atmosferiche – ha sottolineato il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti -.

Con questi investimenti, che ammontano a 86,6 milioni di euro e vanno realizzati entro il 2026, intendiamo attrezzarci al meglio per affrontare sia la transizione ecologica che la transizione digitale. In particolare, sono previsti interventi nelle attività industriali di concentrazione del pomodoro, con l’introduzione di nuovi processi produttivi che migliorano notevolmente la qualità del prodotto e consentono importanti risparmi energetici.

L’automazione dei processi di confezionamento e immagazzinamento, così come la realizzazione di un nuovo magazzino automatico, permetteranno una maggiore efficienza nelle attività logistiche e anche a fare fronte alla minore disponibilità di manodopera che registriamo da alcuni anni. Inoltre il piano di investimenti ci consentirà di migliorare la nostra capacità produttiva”.