Cinquant’anni di Citra raccontano un cammino significativo, all’insegna di 3 parole chiave, quali: integrazione, innovazione ed internazionalizzazione che hanno permesso a questa cooperativa di secondo livello, raggruppante 9 cantine della provincia di Chieti, di essere oggi un punto di rifermento nel panorama enologico del Centro-Sud Italia.
Nata nel 1973, Citra è attualmente la principale realtà vitivinicola abruzzese, con una produzione di 22 milioni di bottiglie, di cui il 50% sono destinate ad oltre 50 mercati nel mondo.
Per celebrare al meglio questo importante traguardo l’azienda ha organizzato un convegno che si è svolto lo scorso 27 marzo al teatro Tosti di Ortona dal titolo “Da 50 anni Citramandiamo vini, volti, valori con lo sguardo al futuro” ed un party, martedì 4 aprile durante il Vinitaly, rivolto a tutta la forza vendite, operatori, media… due eventi per condividere i risultati raggiunti finora, rafforzare la brand identity e delineare gli obiettivi futuri.
E’ stata anche l’occasione per intervistare Sandro Spella, Presidente di Citra.
Presidente Spella, ci svela il significato del nome Citra e la vostra mission?
Il forte legame con il nostro territorio lo si evince già dal nome che i soci fondatori, nel 1973, hanno voluto dare all’azienda; Citra è un avverbio latino, nome di uno dei due Principati in cui risultava suddiviso l’Abruzzo nelle carte geografiche del Regno dei Borboni. Il nome Citra, identificativo dell’area nella quale sono locate le 9 cantine è dunque denso di significati: esprime il forte legame con il territorio e rimanda a un’antica sapienza vitivinicola che nel chietino si perde nella notte dei tempi. Un’esperienza rinnovata dai 3000 soci Citra, giorno per giorno, con orgoglio e passione.
L’obiettivo aziendale è quello di favorire la viticoltura abruzzese, coordinando l’attività delle 9 cantine associate, sostenendo e guidando l’impegno delle tremila famiglie di soci-viticoltori, garantendo così un controllo e un miglioramento continuo di tutta la filiera produttiva: dalla lavorazione dei terreni nel rispetto delle specifiche caratteristiche, fino alla raccolta, pigiatura delle uve, imbottigliamento e affinamento dei vini. Ogni socio per l’ottimizzazione della coltivazione del proprio vigneto è supportato da un team di agronomi ed enologi di Citra, con a capo la supervisione del dott. Riccardo Cotarella.
La nostra mission è promuovere, ma, soprattutto, valorizzare al meglio la qualità delle uve dei nostri tremila soci ed i lavori di ricerca e sviluppo, il progetto di zonazione messo in atto, testimoniano a quali livelli qualitativi eccelsi e continuativi può arrivare il mondo della cooperazione vitivinicola. Citra sta lavorando in tale direzione, e vuol essere un esempio eloquente”.
Quali sono state le tappe più significative di questo lungo percorso cinquantennale?
Il 2023 segna il nostro 50esimo anno di attività, un importante traguardo, senza essere autoreferenziali o autocelebrarci, testimonia un cammino che ci ha portato ad essere una delle aziende vitivinicole più solide e strutturate d’Italia. Riassumere mezzo secolo di attività non è semplice, possiamo rimarcare il ruolo di apri-pista che Citra ha avuto negli anni ’80 sia nel canale moderno, nella GDO “off-trade”, e sia per l’export, in modo particolare negli USA, in Germania ed Inghilterra. Negli anni ’90 i vini Citra sono stati degustati sia a Buckingham Palace che sui voli di compagnie aeree come Alitalia, Lufthansa, Eurofly-Meridiana. Tanti sono stati i riconoscimenti ricevuti, su tutti essere recensiti dal “The Wall Street Journal” ed essere inseriti, nell’Ottobre del 2005, da “Wine Spectator” (la rivista più blasonata del mondo del vino) tra le 20 migliori cantine “Sure Bet Value”, ma senza dubbio il premio, a cui più teniamo, è l’essere apprezzati dai nostri consumatori ad ogni latitudine/longitudine.
Più che festeggiare il nostro “compleanno”, sarebbe più importante sottolineare che i risultati raggiunti sono frutto della solidità aziendale, del forte senso di appartenenza dei nostri soci, del lavoro di squadra tra dipendenti, clienti e stakeholder.
Citra, fin dall’inizio della sua attività, è stata sempre un’azienda mass-market oriented una delle prime cantine abruzzesi capace di portare sulle tavole di tutto il mondo il Montepulciano, quando fino agli anni ’80, spopolano solo il Lambrusco ed il Chianti. Citra ha avuto un ruolo di pioniere, di ambasciatore dei vini abruzzesi, oggi, è presente in 50 nazioni. Se inizialmente i vini più venduti sono stati i due portabandiera regionali, il Montepulciano ed il Trebbiano d’Abruzzo, nell’ultimo ventennio c’è stata la riscoperta e sempre maggior interesse da parte dei degustatori dei nostri vitigni autoctoni: Pecorino e Passerina, un successo costante tanto che queste tipologie sono state proposte anche nelle versioni spumantizzate, sia metodo Classico, che Martinotti.
Citra è un perfetto esempio di controllo virtuoso e rappresentativo dell’intera filiera, dalle vigne alla bottiglia, come testimoniano anche le certificazioni di prodotto assegnateci, quali: ISO22000, BRC e IFS, che garantiscono al consumatore la sicurezza e salubrità del prodotto finale e sono fondamentali nell’ottica dei rapporti con i partner di commercializzazione europea e internazionale.
Quali sono i progetti su cui l’azienda sta investendo ed in cui crede maggiormente in ottica futura? Oggi, si parla tanto di sostenibilità, essere per Citra un’azienda certificata cosa implica?
A fine 2021, Citra ha ottenuto la certificazione “Equalitas cantina sostenibile” dall’ente certificatore Agroqualità, a rimarcare i valori che ci animano ed, ancor più, a testimoniare gli attenti e virtuosi processi operativi messi in atto dalla nostra azienda in termini di sostenibilità sociale, ambientale ed economica, quali: la produzione di vini rispettosi del territorio (Bio, Biovegan, Sulphite free) con un pack ecologico (bottiglie leggere, capsule riciclabili ecc.) più vicino alle esigenze dei consumatori. La certificazione “Vino sostenibile Equalitas” è un traguardo importante che sottolinea lo standard raggiunto e rientra nel progetto più ampio “COLTIVIAMO VALORI PER IL FUTURO”. Quotidianamente, lavoriamo con l’impegno di rendere il nostro territorio migliore sia per tutti noi che per le generazioni future. Citra è e resterà una realtà “volano” per lo sviluppo della vitivinicoltura in Abruzzo. È al nostro territorio che dedichiamo il nostro lavoro, alla capacità giorno dopo giorno di saperlo valorizzare ed esportarlo sulle tavole di tutto il mondo.
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