Marianna Maiorano, è category manager di Multicedi per l’olio. In questo colloquio con GDONews spiega che a fronte di costi aumentati di oltre il 30%, sui consumatori finali l’impatto è inferiore al 20%. E dice no a tentativi di speculazione da parte dell’industria.
A cosa sono dovuti gli incrementi di listino per l’olio? Avete riversato al pubblico l’intero aumento di costo?
Gli incrementi di listino registrati nel 2022 sono stati in gran parte frutto delle pessime stime sulla produzione 2022/2023 della Spagna che dovrebbe aggirarsi al di sotto delle 800 mila tonnellate, mentre nella scorsa stagione ne aveva prodotte un milione e 300 mila tonnellate. Inoltre, anche la produzione italiana registra un calo all’incirca del 35%. Questo ha fatto sì che i prezzi d’acquisto abbiano subito impennate superiori al 30%. Naturalmente, come in tante altre categorie merceologiche, noi distributori non abbiamo interamente scaricato al pubblico tali incrementi. Il prezzo medio di vendita è incrementato all’incirca del 20%.
La pressione promozionale è sempre stata decisamente rilevante nella categoria? Gli eventi degli ultimi mesi stanno influendo su questa dinamica?
L’Olio Extravergine è una categoria notoriamente vessata da una pressione promozionale elevatissima ma c’è da dire che i prezzi lievitati hanno di fatto inciso anche sull’acquisto in promozione. Registriamo difatti cali di almeno 3 punti di pressione promo sulla famiglia merceologica.
Che ruolo assume la private label in questo nuovo quadro strategico?
Il ruolo della MDD è decisamente strategico, nel senso che è su di essa che intensifichiamo i nostri sacrifici in termini di margine per cercare di ridurre l’impatto inflazionistico sul consumatore finale.
Da anni ormai posizioniamo il nostro prodotto a marchio in EDLP con l’obiettivo di offrire al consumatore sempre il giusto prezzo d’acquisto.
Avete progetti di category in atto sulla merceologia?
Assolutamente sì, abbiamo suddiviso la nostra rete in tre cluster assortimentali legati sostanzialmente alle differenti metrature che caratterizzano la nostra rete.
Qual è il tratto distintivo del vostro assortimento di olio evo rispetto alla concorrenza?
L’insegna Deco’ è presente ormai in 7 regioni del sud Italia e i nostri assortimenti cercano di rispecchiare sempre le specificità territoriali.
Anche sull’olio puntiamo su referenze che rappresentino non solo i brand leader dell’IDM ma diamo spazio anche alle particolarità delle cultivar regionali e locali.
Crede che andrete incontro a tensioni negoziali nel caso in cui l’industria chieda ulteriori incrementi?
Viste tutte le richieste di aumenti che stanno già caratterizzando questo inizio 2023, inevitabilmente si cercherà di arginare eventuali derive speculative.
Laddove si riscontreranno richieste incrementali non suffragate da valide motivazioni, non potremo passivamente ratificarle.