In questo articolo parliamo della prossimità, un vasto mondo che rappresenta la spina dorsale della grande distribuzione italiana e che, negli ultimi tempi, si è profondamente modificata. La ragione di questo cambio, in realtà, è da attribuire all’evoluzione della concorrenza nei medesimi bacini di utenza che, con l’evoluzione dei discount e dei supermercati di media taglia, hanno profondamente aggiornato dentro essi sia l’offerta che la domanda. In questo aggiornamento generale, dove entrano in gioco investimenti rilevanti, aggiornamenti delle abitudini di consumo, e leve strategiche dell’industria e del retail, l’unica maniera per misurare le evoluzioni, al netto delle influenze citate, è quella della verifica delle prestazioni medie per mq di ogni formato di vendita, e della distinzione di queste tra supermercati tradizionali e discount.
Questo articolo affronta questo tema, con il supporto della piattaforma Georetail che misura le prestazioni di tutti i protagonisti della GDO che abbiano come focus la vendita al dettaglio, quindi tutte quelle che posseggono punti vendita. Lo studio è svolto dal 2016 sino al 2022, un arco di tempo in cui molte cose sono cambiate, soprattutto all’interno dei singoli territori geografici.
Un dato per iniziare la spiegazione va ribadito: quella che chiamiamo per comodità “immediata” prossimità (0/800 mq) realizza vendite per 33.4 miliardi di euro all’anno.
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