Italbrix e Rossetto ai raggi X: tanti volumi ma pochi margini per due colossi interregionali (attenzione agg. 17.10)

Italbrix Spa e Rossetto Spa generano ricavi decisamente alti per essere operativi in un perimetro territoriale sostanzialmente limitato. Nel 2021 la prima ha fatturato 452 milioni di euro e la seconda 574. Dietro a questi numeri rilevanti si celano, però, due realtà che presentanoalcuni aspetti da chiarire. L'articolo di Silvia Ognibene, prodotto con il supporto degli studi della società Numeri di Valore Srl, e con il commento a questi dell'analista Andrea Meneghini, mette in luce i dettagli delle loro qualità e delle loro debolezze

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AGGIORNAMENTO DEL 17.10 Il gruppo Italbrix Spa ha contattato la redazione spiegando che l’esistenza della controllante Italmark Srl cambia i risultati dell’analisi. La redazione ha, quindi, analizzato il Bilancio 2021 di Italmark Srl, e lo ha inserito in questo articolo, aggiornando il giudizio sul rischio di Italbrix, che trova la tutela della controllante più patrimonializzata. Nell’articolo anche un’intervista all’analista Giuseppe Di Napoli relativamente alle tutele che una controllante può dare ad una controllata.

In questa analisi ci occupiamo di Italbrix Spa e Rossetto Trade Spa, con l’obiettivo di verificare l’andamento dei conti degli ultimi dieci anni e fornire indicazioni sul loro grado di efficienza e solidità. Attraverso grafici e tabelle, frutto dello studio condotto dalla società Numeri di Valore Srl e con il supporto dei commenti di Andrea Meneghini (analista retail internazionale) cerchiamo di dare a tutti gli stakeholder chiavi di lettura affidabili per orientare valutazioni e scelte di business.

Si tratta di due realtà interprovinciali e sostanzialmente confinanti, perché Italbrix Spa opera principalmente nel bresciano e Rossetto Trade nel veronese.
Italbrix nasce dall’integrazione di due vecchie società, la Family Market srl e la Italmark della famiglia Odolini, attuale proprietaria della Italbrix che ha in pancia i punti vendita ex Family Market ed ex Italmark, 94 punti vendita con metratura media di oltre 1600 metri quadrati.

Rossetto, invece, opera principalmente nel veronese ma negli ultimi anni si è “allungata” fino in Emilia Romagna, dove peraltro sta riscuotendo un deciso successo. Rossetto possiede 25 punti vendita con metratura media di 2.700 metri quadrati: superstore territoriali a Verona, Padova, Vicenza, sino Modena a Reggio Emilia e poi si sta sviluppando nel bresciano. Ed è nel bresciano che le due imprese si scontrano, avendo modelli di business molto simili.


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