
La GDO della Lombardia è un laboratorio interessante per il mercato nazionale della GDO ed è spesso presa a modello per una serie di ragioni, tra cui la qualità dei suoi principali attori e quella dei suoi formati di vendita. A livello geografico si tratta di una regione piuttosto vasta che, con circa 10 milioni di residenti, è anche la più popolosa d’Italia. Inoltre, vanta un reddito pro capite decisamente elevato se paragonato al dato nazionale. Relativamente a questo, va precisato che secondo le rilevazioni dell’Istituto europeo di statistica l’area metropolitana di Milano è una delle aree con il maggior Pil per abitante di tutta l’Unione Europea. Però la Lombardia è molto più di Milano, è un grande territorio che va dal Lago di Garda, alla frontiera con il Veneto, fino al Piemonte. A nord è poi delimitata dai confini nazionali con la Svizzera.
La vicinanza con l’importante regione del Nord-est ha portato, in termini retail, ad una presenza sempre più affollata di grandi attori del mercato Veneto all’interno della Lombardia. L’ultimo sarà Aspiag, ma sono già presenti Maxi Dì che possiede rilevanti quote di mercato, Supermercati Martinelli, Tosano Supermercati e Rossetto Trade.
Come si è strutturata, dunque, la GDO ad un territorio vasto e ricco? Lo ha fatto con una presenza di ipermercati molto rilevante, sfruttando il territorio tipicamente pianeggiante dove gli spazi per costruire grandi strutture non mancano. Tale situazione è ben visibile in un dato: i pdv superiori a 2.500mq (ricordiamo che dentro l’area in questione sono compresi sia i super store che gli ipermercati classici) producono il 45.6% del fatturato regionale.
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