L’azienda altoatesina, fondata quasi un secolo fa da Alfons Loacker, ha chiuso il 2019 con un fatturato di 355 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2018 e con una quota di mercato in Italia del 56,5%. Loacker è un grande esportatore, infatti è presente in oltre 118 Paesi del mondo.
In una nota l’azienda ha spiegato che vuole rimanere fedele alla propria vocazione familiare e non intende aprire all’ingresso nel capitale di soggetti esterni. «Vogliamo concentrarci sui nostri piani per il futuro, cercando di crescere ogni anno attraverso una continua espansione sul mercato internazionale», spiega Wanda Hager, Board Member and Managing Director Agriculture & Procurement.
“I wafer sono la locomotiva del nostro business, ma perché la locomotiva vada alla giusta velocità, occorre una continua innovazione. Per questo dopo essere entrati in altri segmenti come la pasticceria, in Italia ci stiamo aprendo a nuove occasioni di consumo e ad altri canali, come l’horeca e l’e-commerce”spiega Sven Rossi, Business Director Italy.
«Per i primi sei mesi del 2020 siamo riusciti a mantenere il fatturato dell’anno precedente – prosegue Rossi – Il resto dell’anno è difficile da valutare: tuttavia ci aspettiamo condizioni molto difficili, soprattutto nel contesto internazionale».
L’estero – mercato fiorente, con ricavi superiori al 70% – ha sempre rappresentato la meta. Come spiega Ulrich Zuanelli, presidente del Consiglio di amministrazione «Loacker è leader in Medio Oriente – Arabia Saudita, Emirati Arabi e Israele – e da qualche anno il focus è puntato su Asia e Nord America».