Francesco Avanzini è stato nominato direttore generale del gruppo Conad. Non è una sorpresa, negli ambienti si ventilava la voce della sua nomina che, di fatto, segna una solida continuità nel progetto di crescita del Gruppo bolognese.
Conad si appresta al sorpasso della cugina Coop, vola con il vento in poppa da anni, ed oramai i tempi sono maturi per un passaggio al vertice nella leadership nazionale.
Francesco Pugliese, grande condottiero, domina “la macchina” ad occhi chiusi e si può permettere di passare le competenze ad uno dei suoi uomini di massima fiducia che da diversi anni lo segue in questo brillante progetto manageriale.
In Pugliese non c’è la smania di cambiare azienda, chi lo conosce sa benissimo che lui ha oramai unito il suo nome a questa azienda che ha trasformato nel corso del tempo, in un monolite della DO, serio ed affidabile alla ribalta nell’unico format storico che esce vincente nelle performance di crescita: il superstore.
Da attenti followers di Pugliese noi di GDONews una idea la avremmo: magari è arrivato il momento di portare il suo contributo al Paese e forse è arrivato il momento della responsabilità politica. Pugliese, è risaputo, è molto preoccupato per la situazione generale del Paese, e non è folle pensare che forse si potrebbe tornare presto ad elezioni politiche.
Se capitasse avremmo, comunque, messo in sicurezza l’azienda che più di tutte ha amato.
E così Francesco Avanzini ha assunto le nuove funzioni direttive e operative l’1 novembre scorso. In Conad è stato direttore commerciale sin dal suo ingresso, nel 2009, in occasione dell’avvio dello sviluppo della marca commerciale, da lui portata orgogliosamente oltre il 30% di incidenza, contribuendo non poco alla Brand Reputation del marchio: 55 anni, nato a Legnano (Verona) vanta un’esperienza di lavoro trentennale nel mondo del food, dagli esordi in Aia e poi in Pavesi, Barilla Alimentare, Arena, Unichips San Carlo fino al gruppo Fini.
È inoltre consigliere di amministrazione di Agecore, alleanza strategica internazionale che riunisce, oltre a Conad, la svizzera Coop, la belga Colruyt, la tedesca Edeka, la francese Intermarchè e la spagnola Eroski (23.500 punti di vendita nel Vecchio Continente con un giro d’affari di 146,7 miliardi di euro).
Dalla redazione un augurio di buon lavoro