Bernardo Caprotti ha lasciato il 66,7% di Supermarkets Italiani, holding che controlla Esselunga, alla moglie Giuliana Albera e alla figlia avuta da lei Marina Sylvia. Ai figli del primo matrimonio Violetta e Giuseppe va invece il 16,6% ciascuno del colosso da 7,3 miliardi di ricavi, come previsto dalla legge italiana.
Caprotti ha lasciato la metà dei suoi risparmi alla segretaria Germana Chiodi, alla quale negli anni passati aveva già fatto una donazione milionaria, e per l’altra metà ai nipoti. Si tratta dei tre figli di Giuseppe Caprotti e di Andrea e Fabrizio, figli di Claudio, fratello del fondatore di Esselunga, suo socio agli inizi dell’avventura imprenditoriale nei supermercati.
L’affermazione di Giuseppe Caprotti poco prima dell’apertura delle volontà del padre “Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo” lascia intendere che all’interno della famiglia il dialogo è aperto. Il testamento è stato aperto nelle stesse ore in cui il Consiglio di amministrazione ha nominato Piergaetano Marchetti nuovo presidente di Esselunga. L’ex numero uno di Rcs è stato scelto dal Cda della holding Supermarkets Italiani probabilmente, scrive Emanuele Sarci sul Sole 24 Ore, come figura super partes e di garanzia tra le due famiglie Caprotti.
Marchetti ha comunicato lo stop alla procedura di vendita della catena di supermercati in una nota in cui si legge, come riportato dal Sole 24 Ore: “In considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, di non dar corso, allo stato, ad operazioni relative alla controllata Esselunga”
Il nodo che non si pone, comunque, è quello della continuità aziendale che già da qualche anno vedeva il suo fondatore defilato nella gestione affidata all’amministratore delegato Carlo Salza e al presidente Vincenzo Mariconda. Nessuno degli attuali vertici aziendali ha interesse che si proceda con il processo di vendita iniziato da Caprotti, anche perché il controllo del Gruppo nelle mani della seconda moglie e della figlia dovrebbe garantirli dai cambiamenti che un eventuale ritorno di Giuseppe Caprotti certamente comporterebbe.