Al via i lavori di ristrutturazione del Mercato Coperto di Ravenna.
Dopo l’acquisizione del 2011 da parte di Coop Adriatica che ne sancisce la gestione trentennale, si è finalmente giunti al momento di vederne la trasformazione.
L’edificio anni ‘20, a forma emiciclica, è riconosciuto d’interesse storico-artistico dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, e posto all’interno di un progetto di rivalorizzazione urbanistica.
Quattromila metri quadri su due livelli da riqualificare in uno spazio multifunzionale dedicato al cibo alla cultura e al tempo libero.
Un investimento di 7 milioni di euro di Coop Adriatica cui oggi si affianca in gestione Molino Spadoni (importante azienda locale, leader nel mercato italiano delle farine speciali e preparati con una quota pari al 51% nel canale retail e un fatturato di 50 milioni nel 2014).
lunedì 19 ottobre, “Porte aperte” ai cittadini per apprezzare l’edificio nella sua architettura originaria, prima dell’avvio dei lavori di restauro e avere un’anticipazione di come sarà dopo.
Tutti presenti: il sindaco Fabrizio Matteucci, il vicepresidente di Coop Adriatica Elio Gasperoni, l’amministratore delegato di Molino Spadoni Leonardo Spadoni, e l’architetto Paolo Lucchetta della Retail Design (società già curatrice di altri progetti di recupero e riqualificazione Coop), infine rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, delle istituzioni e della cultura.
Un progetto il cui modello è mutato nel tempo e non sarà più, come inizialmente ipotizzato vicino a quello di Ambasciatori Bologna, bensì più a Eataly Milano “con scaffali di libri a tema sparsi nel locale” come il vice presidente di Coop Adriatica anticipava. “Il cibo sarà il fulcro su cui gireranno la vendita di prodotti freschi, vari punti ristoro, spazi per iniziative culturali, concerti o presentazione di libri al piano superiore” ma “per saperne veramente di più dovrete venire a vedere di persona”.
Nuovo format quindi anche per Coop Adriatica e non vediamo l’ora di scoprire se entrerà anch’esso, come probabile, sotto il cappello FiorFood.