In questo articolo sono presenti 42 immagini che raccontano, assieme al testo, il nuovo format di Superstore di Conad che sostituisce i vecchi Ipermercati. Vengono analizzate e raccontate, anche con le immagini dettagliate di categorie, prodotti e prezzi, tutte le novità della nuova proposta di Conad che, di certo modo, da un forte taglio al concetto storico di Ipermercato per indirizzare il consumatore verso una nuova offerta. Si ricorda che le immagini sono visibili solo agli abbonati.
Redazione
Prima la fine del rapporto con Leclerc, poi la presa di coscienza che il format Ipermercati non funziona e va rivoluzionato, questa è la storia recente degli Ipermercati del gruppo Conad, secondo attore, in termini di quota, del mercato italiano. Che il format non funzioni lo si scrive e lo si dice da anni, da quando i numeri negativi hanno iniziato ad essere protagonisti senza mai cessare, ma sino ad oggi nessuno o quasi ha dichiarato la fine del vecchio modello e la nascita di uno nuovo. E’ vero che molte aziende retail che hanno gli Iper come Core Business hanno compiuto i cambi necessari per adeguare il business ai periodi attuali ed al nuovo consumatore, ma mai sono stati radicali e soprattutto risolutivi. L’incremento della pressione promozionale sui propri prodotti a marchio, l’adeguamento degli assortimenti verso prodotti con miglior marginalità (Gigante e Bennet), l’approfondimento dell’offerta freschi in bellissime coreografie (Iper), l’offerta no food più selettiva (Coop Italia), tutti questi cambi non hanno stravolto la formula che si basava – e si basa – su una importante offerta no food, una decisa attività promozionale sempre presentata in apertura di Store assieme al bazar pesante (nella maggioranza dei casi), una profondità assortimentale su tutte le categorie del food e del no food e sempre all’interno di gallerie commerciali, che a loro volta ripresentano nel no food offerte similari, sebbene maggiormente specializzate. Nonostante tutti questi accorgimenti, nonostante i Bilanci di diverse aziende sono riusciti a tornare in positivo (o a rimanerci), alcuni punti di vendita non riescono a risollevarsi e soprattutto i fatturati sono destinati a calare.
In questo contesto arriva anche la versione 2.0 di Conad sul format Ipermercati che, però, presenta sostanziali novità rispetto a tutti i competitor.
In questo articolo si analizzerà il nuovo format e si darà al lettore abbonato la possibilità di verificare, con una intensa documentazione fotografica, quali soluzioni si state poste in essere, con quali strategie e su quali referenze. L’articolo si riferisce alla recentissima riapertura del Conad Superstore di Santo Stefano di Magra, uno dei più grandi del mondo Conad, dopo una profonda ristrutturazione.
L’Insegna
Sparisce il nome Ipermercato, si chiama semplicemente “Conad Superstore”. Con questa operazione di marketing, forse più B2B che B2C, si è voluto far dimenticare al consumatore che si sta recando presso un Ipermercato, dando la tranquillità che il negozio è un supermercato, come quelli di prossimità, ma più grande e con tanta offerta nel suo interno.
L’entrata in area vendita
Addio a promozioni
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L’articolo è imperfetto, il format “ipermercati”non è stato abbandonato ma lanciato pochi mesi fa con l’inaugurazione dell’iper di Corciano. Semplicemente si è deciso, dopo la fine del contratto con Leclerc, di rilanciare il format “ipermercato” laddove si ritenessero le esigenze del luogo adatto, mentre alcuni iper sono stati declinati in “superstore” dove le esigenze non giustificavano la presenza di un ipermercato vero e proprio.
Lorenzo grazie per il chiarimento.
Andrea Meneghini