La scorsa settimana abbiamo pubblicato un articolo del nostro editorialista Andrea Meneghini relativo alla tornata delle negoziazioni che sono in atto tra Industria e Gramde Distribuzione per l’anno 2014. L’editoriale lamentava che le catene GDO continuano, talvolta, ad avanzare richieste che non sono più concepibili nel mercato attuale e che costringe l’industria ad intervenire sui listini per compensare le richieste. Abbiamo ricevuto una lettera di un nostro lettore, manager dell’industria, uno dei protagonisti di questo periodo di negoziazioni, che esprime il suo pensiero. Lo pubblichiamo speraando di alimentare il contraddittorio.
” Sono pienamente d’accordo sul fatto che un NO ci vorrebbe, ma chiediamoci chi comincia, non lo fa la marca leader, non lo fa la medio/piccola azienda,qualcuno ci prova( ed il sottoscritto operando nel campo è un fautore della “resistenza”)però proviamo ad alzare questo enorme velo di ipocrisia dove il management GDO dall’alto detta le regole di un recupero puramente finanziario finalizzato a colmare le carenze commerciali e congiunturali di cui, volente o nolente anche la catena stessa è responsabile, proviamo a far passare il messaggio (supportato da dati oggettivi, vedi aumento prezzi al consumo incontestabili negli ultimi anni) che la prima “vittima designata” è il consumatore ( e a ruota segue l’industria) e quindi sarebbe forse necessaria una tutela del suddetto( spesso sbandierata in battaglie meno importanti ma forse “politicamente” più premianti)attraverso forme di regolarizzazione dei rapporti commerciali mirate a una trasparenza che riesca a limitare una deriva “finanziaria” estrema che non ha più ragione di essere, con la speranza di una più seria applicazione della stessa rispetto allo strombazzato Art.62 che doveva garantire puntualità nei pagamenti e che invece, a quanto mi risulta, vale molto per l’industria e poco per altri(anche perchè la famosa applicazione degli interessi non ho ancora avuto modo di vederla, sempre nell’ottica dei “buoni rapporti”).Purtroppo ognuno bada al proprio orticello,gestisce al meglio grazie al “contatto”, mastica amaro e va avanti, attenzione però perchè, continuando così, alla fine l’orticello di frutti non ne darà più.”