E’ scomparso a 85 anni Mario Gombi, uno dei fondatori di Conad. Originario di Minerbio (Bologna), Gombi entrò nel movimento cooperativo dal secondo dopoguerra e partecipò alla costituzione, il 13 maggio 1962, di Conad, al quale aderirono 420 soci suddivisi in 14 gruppi di acquisto. La prima sede fu a Milano e solo negli anni successivi venne portata a Bologna. Intorno al 1973 Gombi fece in modo che si procedette alla definizione di un marchio, di una politica di vendita e promozione comuni, nonché alla razionalizzazione e alle fusioni dei gruppi di acquisto. Sul finire degli anni ottanta iniziò la modernizzazione della rete di vendita che portò, nel ’94 alla differenziazione delle insegne: Conad per i supermercati, Margherita – Conad per le superettes ePianeta – Conad (ora E. Leclerc – Conad) per gli ipermercati. In questa rapida escalation Gombi assunse ruoli sempre più importanti e di grande responsabilità in seno al consorzio: dal 1970 da direttore generale portò gli associati da 420 a 19.807 e nel 1986 fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. “Con Gombi scompare uno dei padri fondatori di Conad, protagonista indiscusso dello sviluppo e del successo del consorzio – ha sottolineato il presidente di Conad Mario Natale Mezzanotte – E’ stato un punto di riferimento per tutti noi, per le sue doti umane, le capacità professionali e la passione con cui ha animato e dato forza all’impegno per fare crescere un’azienda di successo nel difficile panorama della moderna distribuzione italiana”. La sfida della GDO , inteso come il sistema di vendita al dettaglio effettuato attraverso i supermercati, giocata in Italia tra aziende italiane, almeno fino alla fine del secolo scorso, prevalentemente tra Conad e Coop Italia,con base fisica e amministrativa in Emilia: i primi a Bologna, i secondi a Casalecchio di Reno (Bologna). Si è sempre pensato, quindici anni fa che esistesse una tacita alleanza tra i due maggiori distributori di beni alimentari di largo consumo che non ha mai portato a botte da orbi o lotte al coltello. Semmai a tentativi di avvicinamento e curiosa tolleranza reciproca tali da portare entrambi sotto all’ANCD (Associazione Italiana Cooperative di Dettaglianti) della Lega delle Cooperative. Unica grande differenza giuridico-statutaria tra le due realtà cooperative è che la Coop Italia era e rimane un’associazione di consumatori; mentre la Conad era e rimane costituita dall’unione di dettaglianti e imprese commerciali. Dopo il fidanzamento in Italia Distribuzione finito infelicemente, le strade si sono inesorabilmente allontanate: Coop Italia leader della supercentrale Centrale Italiana, Conad alleato del fortissimo retailer francese Leclerc. Negli ultimi anni Conad si è reso protagonista, come ben sappiamo, di una grande ascesa che l’hanno portata a detenere la leadership nel canale Supermercati, ma questa è storia recente. Oggi, con la scomparsa di Gombi ricordiamo felicemente il dualismo Coop e Conad dei suoi tempi, quando formavano una strana coppia che non ha mai messo in atto strategie distruttive l’uno verso l’altro, non si sono tirate indietro alle nuove sfide del mercato industriale.
Ciao Andrea sei sicuro che avesse SOLO 85 anni e non 95 ………….mi è sempre sembrato vecchio 30 anni fa ….Grande personaggio …non l’ho saputo .non leggo il Carlino Bologna …baci anna
Conosco sia Conad che Coop e il mondo cooperativa, ma non conoscevo questa parte.