martedì 14 Gennaio 2025

Botta e risposta sul prezzo dei carburanti tra Conad e Unione Petrolifera. Ma dove sta la verità?

In questi giorni si è assistito ad un botta e risposta tra il Direttore Generale di Conad Pugliese e l’Unione petrolifera, seguito poi da un intervento di Camillo De Bernardinis (AD Conad) su Radio24 che ha cercato di calmare le acque.
Ma andiamo con ordine. A margine di un congresso Pugliese ha affermato che “al di là delle chiacchiere le compagnie petrolifere ci fanno un sacco di utili su questa benzina visto che io come Conad pur comprando carburante da terzi riesco a coprire le spese e ci guadagno pure”. Un’affermazione dura, seguita da una constatazione: “Non so dire se le sette sorelle sono nemiche della grande distribuzione organizzata – insiste Pugliese – so solo che se abbiamo tante difficoltà ad aprire le nostre pompe, un motivo ci sarà”. Ovviamente la replica dell’Unione Petrolifera è stata immediata: “Non si capisce bene a quali utili si riferisca il direttore generale della Conad, considerando che il settore nazionale della distribuzione e raffinazione nel 2010 ha riportato perdite stimate in 600-700 milioni di euro mentre nel 2009 le stesse avevano superato il miliardo di euro”.Insomma: Conad margina pochissimo e guadagna, le compagnie più conosciute, nonostante lo spread tra i prezzi di petrolio e benzina oggi molto ampio, ci rimettono centinaia di milioni di euro. E’ credibile?
Nella polemica si è inserito l’intervento di Camillo De Bernardinis (AD Conad) su Radio24, che ha cercato di focalizzare il problema sulla polverizzazione della rete distributiva, sulla lunghezza della filiera (i classici argomenti usati dal Dott. De Vita della UP per giustificare gli aumenti e la “doppia velocita” ) e sui legami contrattuali dei benzinai, abbassando un poco i toni.

A nostro modestissimo parere però qualcosa non è chiaro.
De Bernardinis afferma che Conad riversa tutto il margine (10 centesimi di media) sul consumatore tenendosene una piccola quota per il socio che gestisce il supermercato ed il distributore annesso (2-3 centesimi in media) e che il guadagno deriva fondamentalmente dal volume di carburante erogato (10.000.000 di litri/anno dei distributori Conad contro 1.600.000 litri della media dei distributori nazionali).
Afferma inoltre che Conad acquista il carburante sul mercato dai vari depositi che però, in molti casi, sono gli stessi che forniscono i distributori delle varie compagnie.
Tutto questo confermerebbe la tesi secondo cui i volumi sono la chiave per abbassare il prezzo alla pompa.
Ma un fatto contraddice questa tesi: negli ultimi anni sono fiorite ovunque le cosiddette pompe bianche, ovvero singoli distributori senza brand, che hanno prezzi vicini a quelli di Conad, pur non sviluppando i medesimi volumi. E questo come si spiega?

Abbiamo fatto una piccola indagine vicino a Modena, dove si trova un distributore Conad (a Baggiovara) andando a vedere nelle vicinanze come si comportano gli altri distributori. E abbiamo trovato conferme a questo nostro dubbio.
Ieri, domenica 17 aprile, i prezzi di benzina e gasolio al distributore Conad di Baggiovara erano rispettivamente di 1.458 €/l e 1.348 €/l. A meno di un chilometro troviamo una pompa bianca (marca Oil Discount) con prezzi identici. Ad altri 500 metri un distributore Q8 con 1.469 €/l per la benzina e 1.389 €/l per il gasolio, ben al di sotto della media della compagnia (rispettivamente 1.559 €/l e 1.459 €/l, fonte)

Concludendo i dubbi sulla questione restano e sono belli grossi. Una cosa è certa: l’iniziativa di Conad e degli altri gruppi della GDO stanno favorendo non solo un forte abbassamento dei prezzi nelle zone dove sono presenti, ma un sempre più frequente abbandono da parte dei titolari dei distributori delle grandi compagnie petrolifere.

Dott. Alessandro Foroni
Dott. Alessandro Foronihttps://www.gdonews.it
Esperto di sociologia, organizza reti vendita e merchandising a livello nazionale, prepara i funzionari alla negoziazione con il trade.

5 Commenti

  1. le compagnie petrolifere in perdita??????? ma come si può dire una cosa del genere….è FOLLIA! ora: nn so se si riferissero rispetto al 2008-2007 quando hanno ragnato in modo osceno e poi con il crollo dei prezzi del biennio nero 2008-2010 sono tornati sulla terra….ma sono davvero scorretti nell’esposizione dei dati…..la repsol vicino casa mia fa 1480 al litro (prima dell’aumento delle accise 1455)….conosco personalmente “pompe bianche”….la tassazione è alta ma i volumi compensano eccome!!!!
    nn ho parole ..qst ragionano ancora con i soldi del monopoli pensando di fare speculazioni….cmq alla fine siamo noi a d avere il coltello dalla parte del manico dobbiamo solo prenderne coscienza….

  2. Le compagnie petrolifere non sono certo confraternite di beneficenza. Avessero realmente subito le perdite dichiarate, sarebbero corse ai ripari. Invece di scaricare sempre e comunque la colpa dell’alto prezzo dei carburanti, sulle “inefficenze e obsolescenza” delle reti distributive, provassero a valutare una strategia di utili più ” ETICA” ( in poche parole : accontentarsi di guadagnare non stra-guadagnare). Concordo che sicuramente le sette sorelle non amano la politica della grande distribuzione e di sicuro osteggiano la spinta che la stessa sta effettuando per entrare a pieno titolo nella distribuzione dei carburanti. Il dott. Pugliese ha dimostrato anche in altre circostanze, di avere idee chiare e coraggio speriamo che altri ( del mondo della distribuzione) si uniscano a lui e facciano scelte di campo importanti.
    Sul discorso volumi= competitività il discorso regge, anzi è il solo teorema che regge quando si parla di grandi impianti che hanno costi di personale molto elevati. Se le cosidette pompe bianche ( piccole) riescono a fare prezzi pari a coloro che muovono grandi volumi i motivi sono due: costi di acquisto più bassi rispetto a quelli praticati dalle compagnie; conduzione dell’impianto a carattere familiare ( pochi costi e …tanti sacrifici).

  3. Nello sposare in pieno l’intervento del dir.gen. Pugliese,e permettetemi anche nel modo “focoso” ma molto più efficace e diretto che i cponsueti giri di parole politici, aggiungo quanto segue:
    – andate a vedere (e fare il pieno) a quanto vende benzina e gasolio il distributore ad insegna TOSANO a CEREA, annesso all’ipermercato con stessa insegna; scommetto che dopo Shell e Total non vi vedranno più…
    – se continuano a perdere fior di soldi, come mai Moratti, Garrone & C. ne hanno da buttare via un sacco e ne buttano via un sacco nel calcio professionistico; solo per passione???
    – a Milano, via Ripamonti quasi in tangenziale; alla rotonda tra Siziano e Melegnano sulla Binasca; perché sono sempre pieni?? perché il cittadino sa dove il pieno della macchina costa mediamente 5 euro in meno

  4. Ieri l’altro, per radio sento che il petrolio era quotato a 98 dollari al barile. Il giorno dopo mi reco a fare gasolio ( come milioni di italiani) e pago € 1,472 al litro. Praticamente il prezzo di un mese addietro circa quando il petrolio era quotato…. 138 dollari al barile. Sette sorelle, mi spiegate quanto ci avere rimesso in questo periodo? Non è che contate i margini al contrario?

  5. io abitavo affianco al distributore Conad e abbiamo lasciato la casa in proprietà dopo quasi tre anni di presenza del coso che genera grandi colonne di auto in fila in attesa di fare rifornimento (polveri sottili da stop and go certamente peggiori di quelle da traffico scorrevole) – ho le guarnizioni delle finestre di rimpetto al conad corrose, le piante sofferenti, mia figlia con un diradamento anomalo per una adolescente, mal di gola sparizione del cerrume dalle orecchie, dermatiti e problemi di pelle ecc. Ebbene i carburanti non prevedono il recupero dei gas del gasolio e lì poi è a self service e non sono benzinai professionisti quindi anche la benzina potrebbe essere gestita con poca professionalità — ci hanno fatto un parchetto giochi per bambini affianco ci stanno costruendo una scuola dell’infanzia subito dietro al distributore e sotto i gas di scarico delle auto, di fronte c è un ospedale… e ditemi se per 10 cent di risparmio al litro si può fare cose come queste? senza poi considerare se il risparmio esiste perchè stare 20 min in fila con il motore acceso e venirci di proposito, se si fa anche il pieno che risparmio è?

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