A Novi Ligure si è svolto un convegno per l’apertura del cinquantesimo Ipermercato ad insegna Bennet. Presenti il presidente delle gallerie commerciali a marchio Bennet Antonio Magnaghi, l’Ad del gruppo Aedes , società immobiliare genovese, Luca Castelli e Francesco della Coppa Ad del gruppo Agorà Spa, società partecipata del gruppo Aedes. Durante il convegno arriva sibillina una domanda: “E’ vero che i consumi si contraggono l’ultima settimana del mese?”. La risposta del dott. Magnaghi è immediata: “Sì, incassiamo tra il 10% ed 15% in meno [..] abbiamo rilevato il dato facendo un confronto tra le promozioni sottocosto lanciate in occasione della Pasqua: nel 2005 la promozione coincideva con la prima settimana del mese, quest’anno con l’ultima. La differenza in negativo è stata netta. La contrazione dei consumi nell’ultima settimana di ogni mese non è un fenomeno nuovo, ma si è particolarmente acuito negli ultimi due anni. Il tema del dibattito si è sviluppato attorno al concetto di Centro Commerciale in Italia, del suo ruolo. Si è sottolineato come da noi si parla ancora di piccola e grande distribuzione, dimenticando quello che altrove viene interpretato come il passo seguente della distribuzione: mai si parla di “moderna distribuzione”. Oggi il problema non è più una questione di dimensione, ma di qualità dell’offerta. La lotta per la sopravvivenza commerciale è dura, la crescita del mercato non è più quella di un tempo, oggi per non cedere in termini competitivi si ricorre all’arma del promozionale, che di fatto riduce i margini di guadagno per le società e, peggio ancora, creano una nuova tipologia di consumatori, definiti “i nomadi del consumo” che si spostano tra un Centro Commerciale e l’altro per seguire l’offerta più conveniente. Noi di GDONews.it abbiamo seguito con grande interesse l’incontro appena citato, condividiamo in pieno il risultato finale del confronto, aggiungendo che l’attitudine alla promozionalità porterà il consumatore “nomade” ad una nuova educazione, un nuovo automatismo, rivolto alla forte infedeltà al brand, intesa come store-loyalty, determinando un cambiamento strutturale dell’attitudine al consumo. Cambiamento che, in realtà, è già avvenuto. Addio carte fedeltà.
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