Quando si parla di Ipermercati superiori ai 4.500 metri quadrati, nell’ambito delle dinamiche evolutive del mass market retail, è ormai frequente considerarli come un’eredità del passato: investimenti ambiziosi che, alla prova dei fatti, non hanno sempre garantito i risultati attesi. Il giudizio più diffuso tende a considerarli formati inefficaci, zavorre per le grandi imprese distributive che faticano a generare marginalità. Tuttavia, questa lettura rischia di essere troppo semplicistica.
I grandi supermercati tra prossimità e superstore: un formato in crescita nella GDO
I dati che presentiamo in questo studio mostrano infatti una realtà più articolata: esistono player che, proprio nel segmento degli ipermercati oltre i 4.500 mq, stanno ottenendo risultati positivi, registrando crescite di fatturato significative e, in molti casi, generando utili solidi. La domanda da porsi, quindi, non è se l’ipermercato sia un formato in crisi, ma piuttosto se non sia la sua interpretazione ad aver prodotto risultati divergenti.
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Questo approfondimento intende proprio rispondere a tale interrogativo, evidenziando le differenze prestazionali tra i principali operatori del settore e offrendo una lettura oggettiva di chi, oggi, riesce ancora a valorizzare con successo le grandi superfici nella GDO italiana.
Il formato ipermercato, simbolo per decenni della modernizzazione dei consumi e dell’efficienza logistica della grande distribuzione organizzata, attraversa oggi una fase di profondo ripensamento. Nato in Italia negli anni Ottanta sull’onda del modello francese, l’ipermercato ha puntato su assortimenti estesissimi, politiche aggressive di prezzo e una shopping experience completa, capace di attrarre grandi bacini di utenza.
Tuttavia, negli ultimi anni, la trasformazione dei consumi, la crescita del discount, l’avanzata dell’e-commerce e la crescente attenzione al risparmio di tempo da parte dei consumatori hanno ridisegnato il panorama competitivo, mettendo in discussione la centralità delle grandi superfici.
In questo scenario in evoluzione, risulta particolarmente significativo analizzare i dati elaborati dall’Ufficio Studi di GDONews. I numeri che seguono derivano da un’approfondita analisi di centinaia di bilanci di esercizio delle principali centrali d’acquisto italiane e coprono l’insieme dei negozi diretti e affiliati, restituendo una visione precisa e aggiornata delle quote di mercato riferite ai formati oltre i 4500 metri quadrati.
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