Il nord Italia cresce ma non un modo omogeneo, anzi vi sono solide differenze tra i territori e queste sono in parte determinate dai differenti investimenti dei protagonisti della GDO, sebbene non si possa non menzionare la forte differenza tra i consumatori dei due territori.
Nell’analisi del quadriennio più difficile degli ultimi trent’anni, è molto utile mettere a fuoco come sta cambiando la grande distribuzione, ed ancor di più sulle differenti direzioni che il mercato sta prendendo non solo nel sud e nel nord, cosa scontata, ma anche tra area 1 ed area 2.
I discount crescono su tutto il territorio nazionale seppur in modo differente a seconda dei territori, almeno tra nord est ed ovest alla luce dei dati che ci forniscono i bilanci di esercizio di oltre 5 mila partite IVA (Cedi ed affiliati) nei quattro anni dal 2019. Di sicuro i formati di vendita che stanno attorno a loro cambiano ancor di più. Il canale supermercati, ad esempio, segue trend completamente differenti a seconda dei territori, così come gli ipermercati; i piccoli negozi a libero servizio, invece, hanno trend più simili.
Iniziamo dal macro numero: il mercato del nord ovest nei quattro anni considerati (2019 e il 2022) è cresciuto molto di più di quanto sia cresciuto il nord est (+6,7%).
In Area 2 i Supermercati detengono la quota più importante prodotta da un fatturato pari a 11,2 miliardi di euro su quasi 26 totali prodotti nel 2022. Solo 7,7 appartengono agli Ipermercati mentre il restante è diviso – con una marcata differenza – fra Discount e Liberi Servizi. Entriamo nel dettaglio:
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