Dit – Distribuzione Italiana, il fulcro dei servizi commerciali e di marketing per i marchi Sigma e Sisa, ha mantenuto un trend di crescita significativo nel 2023. Questa centrale di riferimento, che coordina una rete di circa mille negozi prevalentemente di vicinato con una superficie media di 500 mq, ha chiuso l’anno con risultati notevoli, soprattutto nella gestione delle marche del distributore (MDD) e nelle vendite dei prodotti dell’industria di marca.
L’anno scorso, Dit ha gestito un assortimento di circa 2.200 referenze, supportato da oltre 200 fornitori. I marchi Sigma, Sisa, Gusto&Passione, Equilibrio&Piacere, VerdeMio e Primo hanno contribuito a un incremento del fatturato convenzionato dell’11% per le marche private e del 23% per i prodotti dell’industria di marca. Complessivamente, il fatturato convenzionato ha raggiunto 1 miliardo e 68 milioni di euro, con l’utile netto che ha raddoppiato rispetto all’anno precedente. Il valore della produzione è aumentato del 15%, sfiorando i 18 milioni di euro.
Un ruolo chiave in questi risultati è stato giocato dall’ingresso di un nuovo socio, Le Delizie del Sud, e di un nuovo mandante, Vapa, che hanno ampliato il volume delle transazioni. Per la contrattazione con le industrie di marca, Dit utilizza la super-centrale Forum, di cui detiene il 20%, mentre gestisce internamente la selezione e le negoziazioni con i fornitori per le marche private. Nel corso del 2023, sono stati stipulati oltre 600 accordi commerciali a beneficio dei soci di Dit.
Guardando al 2024, Dit sta lavorando per ampliare la gamma dei prodotti a marchio, con un focus particolare sul rafforzamento della presenza nei reparti freschissimi come ortofrutta, gastronomia e carni. L’obiettivo commerciale è raggiungere una quota di fatturato del 15% con le marche del distributore. Inoltre, sono in corso le attività preparatorie per la prima rendicontazione di sostenibilità della Centrale e il completamento della piattaforma CRM.
“La distribuzione è cambiata radicalmente negli ultimi anni – commenta Oreste Santini, presidente Dit ––, qualità e convenienza per i clienti, vanno di pari passo con servizi innovativi da offrire alla rete di vendita. La differenziazione della nostra proposta commerciale passa attraverso elementi tradizionali come la conoscenza e la relazione dei nostri clienti ed elementi di innovazione tecnologica e di marketing che rendano sempre più vicini i nostri punti vendita alle esigenze del territorio”.
Elpidio Politico, AD Dit, aggiunge “La competizione sui territori è sempre più complessa. Per questo motivo dobbiamo essere capaci di guidare, attraverso Dit, il percorso di crescita delle nostre imprese sul territorio. Questo percorso passa attraverso la crescita dei nostri prodotti a marchio, l’innovazione nelle politiche commerciali, lo sviluppo di nuovi format distributivi e la capacità di sviluppare sinergie di costo ma anche organizzative. Per Dit questo deve essere il percorso di crescita nei prossimi anni”.
Sotto l’aspetto della sostenibilità, Dit ha predisposto un piano di miglioramento delle proprie performance di governance, sociali e ambientali (ESG) e il relativo monitoraggio. “Il piano – spiega Alessandro Camattari, direttore commerciale Dit – è propedeutico alla predisposizione di un bilancio di sostenibilità nel 2025, con l’indicazione delle nostre azioni concrete per il contributo al raggiungimento degli obiettivi globali dell’Agenda 2030, tracciando i risultati ottenuti, monitorando in modo continuativo il nostro agire e le criticità, per dare forma a una sistematica rendicontazione e ad un circolo virtuoso che veda Dit parte attiva nel progetto globale di salvaguardia del pianeta e di responsabilità sociale”.
Procede in parallelo l’implementazione di strumenti IT evoluti, per una progettazione di un sistema di offerta sempre più centrato sulle esigenze del cliente finale. “Il progetto di CRM nazionale, per dotare la Centrale e i CEDI di strumenti di misurazione del comportamento di acquisto e di analisi a supporto delle decisioni è ormai in fase avanzata” commenta Camattari. “Attraverso i dati del CRM, – conclude il manager – Dit migliorerà il sostegno strategico e operativo offerto ai CEDI, grazie a una maggiore capacità di interpretare il territorio e rispondere con proposte commerciali distintive alle domande specifiche di ogni realtà. La centralità del cliente e il valore della prossimità per noi si esprimono proprio in questo modo”.