Fernando Savater individua nell’etica la pratica di riflettere su quello che decidiamo di fare e sui motivi per cui decidiamo di farlo”. Fondare un’azienda implica la spinta di un’ambizione sicuramente commerciale, ma ciò che differenzia un’impresa e la rende viva non può essere l’impulso esclusivo del profitto. Quel che distingue infatti Quarta Caffè, oltre alla dedizione e alla qualità che già ne fanno una realtà solida e riconosciuta in un mercato altamente concorrenziale come quello del caffè, sono le scelte che compie. Scelte guidate da un ideale: dare orgoglio alla propria terra.

Per diventarne il simbolo ben identificabile, non è sufficiente dare continuità a lavoro e produzione cercando di stare al passo coi tempi. Servono vocazione, innovazione e una costante ricerca della qualità, doti che hanno permesso a Quarta Caffè di divenire un punto di riferimento per il Salento che ogni anno lavora oltre 70mila sacchi di chicchi verdi in un ricco assortimento di miscele. Una storia partita da lontano quella dell’azienda della famiglia Quarta, che oggi è arrivata alla quarta generazione ed è ancora guidata da un esponente della terza, Antonio Quarta, con i figli Gaetano ed Edoardo.

Una tradizione che si rispecchia nella dedizione con cui Quarta Caffè si impegna per restituire alla clientela un prodotto che rispetti aspettative e autenticità, al punto tale che ciclicamente l’azienda organizza corsi rivolti agli operatori del settore Ho.Re.Ca che ogni giorno utilizzano le miscele Quarta affinché il prodotto venga trattato con le adeguate tecniche per restituire al consumatore finale una tazzina di qualità.

Una qualità che arriva anche sullo scaffale della Grande Distribuzione, dove i prodotti hanno una vita più breve rispetto alla media delle referenze di caffè. Vi rimangono infatti al massimo un anno, prima di essere sostituiti dai collaboratori di Quarta Caffè stessa in modo che le distintive caratteristiche organolettiche restino inalterate, garantendo al consumatore di assaporare un prodotto integro ed impeccabile.

Un viaggio verso l’eccellenza che può essere compiuto anche a ritroso, dallo scaffale ai sacchi di caffè verde che Antonio Quarta e il suo team selezionano all’inizio di un percorso che passa per la pulizia dei chicci, distribuiti poi in silos che al loro interno vengono cerniti per caratteristiche e dimensioni in distinte sezioni. Un processo aggiuntivo ma necessario che consente di avere una tostatura adatta ad ogni tipologia di chicco. Una massima resa organolettica che ha ovviamente ricadute in termini di tempi e di costi ma imprescindibile per un’azienda che non sente il bisogno di discostarsi dal concetto più antico e tradizionale del caffè e della sua qualità.

E’ naturale notare come ogni fase del processo che dà vita ad un prodotto Quarta sia padroneggiata dal rispetto verso il cliente ed il consumatore, tratto distintivo di un’azienda che rivolge anche al territorio e al saldissimo legame col Salento la stessa dedizione. Quarta infatti non è solo caffè: l’impresa salentina valica i confini interni, coinvolgendo nel suo operato tutto il territorio, che promuove e supporta con numerosi progetti che abbracciano nobili cause, sia di natura ambientale che sociale. Un’attenzione che si traduce attivamente anche nella creazione di capsule 100% vegetali che possono essere addirittura riciclate nell’organico e che prevengono ogni tipo di conseguenza sulla salute di chi assume caffè contenuto e lavorato in quella che è diventata la referenza più diffusa sul mercato.

Le ragioni che guidano le scelte di Quarta Caffè sono dunque ormai lampanti: elevare ed accudire la propria terra compongono il vademecum della realtà salentina.