“È importante affermarsi nel territorio e averne rispetto, perché è da qui che arriva il primo riconoscimento di quello che si fa ogni giorno”.
Il sentimento che dal 1986 anima “Rocca la Bottarga”, è sintetizzato nelle parole di Alexia Broi, Responsabile commerciale dell’azienda di Quartucciu nel Cagliaritano, la cui storia è saldamente legata alla propria terra e racchiusa nei prodotti che vengono distribuiti nelle più importanti catene italiane della Grande Distribuzione, così come nelle principali strutture ho.re.ca. e nei canali all’ingrosso, presenziando stabilmente in molti mercati internazionali. “Lavoriamo quotidianamente per migliorarci – aggiunge – e dopo un 2022 positivo e allo stesso tempo faticoso, anche quest’anno puntiamo ad affermarci ulteriormente nel nostro segmento, presentando ai consumatori un’ampia gamma di prodotti di qualità”. Una realtà di provincia, nata 40 anni fa con le prime produzioni di bottarga “oro del mare” della famiglia Rocca, e cresciuta fino a diventare un riferimento nel suo settore. Nel 2019, Rocca la bottarga entra a far parte del Gruppo Acqua, che oggi comprende anche Sushimania e Sushigross.
Cosa ha significato per Rocca la Bottarga entrare a far parte di un Gruppo e quali sono stati i vantaggi?”
Tutte le aziende del Gruppo sono specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti ittici e grazie alla collaborazione interaziendale, siamo riusciti a dare maggiore profondità all’assortimento, lavorando su nuove referenze, in particolare per avvicinare il palato di quanti più consumatori possibile alla bottarga, veicolando nuovi usi e consumi di questo prezioso prodotto. Con la distribuzione delle nuove referenze, possiamo raccontare meglio alle persone un prodotto che prima poteva essere considerato tipicamente regionale e che oggi ha invece una dimensione internazionale ed è maggiormente ricercato e apprezzato per la sua varietà di utilizzo.
Quali sono le caratteristiche principali della nuova linea di semiconserve alla bottarga?
Anche grazie alle ricerche di mercato effettuate, abbiamo sviluppato quattro nuove referenze: fette di bottarga di tonno e di muggine con olio extravergine di oliva, già tagliate e pronte al consumo e ideali per sfiziosi aperitivi o antipasti. Solo due ingredienti in cui l’olio Extravergine di oliva può essere utilizzato come condimento insieme al prodotto. La lavorazione riprende l’antica usanza delle nostre nonne di conservare la bottarga per “addolcire” la nota amaricante tipica della bottarga di muggine, o quella più salata del tonno. Le altre due referenze sono il patè di bottarga di muggine e il pesto di bottarga di muggine con olio Extravergine di oliva, mandorle e timo; quest’ultimo studiato come condimento per i primi piatti e già pronto al consumo. Tutte le referenze sono lavorate prive di additivi e conservanti e confezionate in Sardegna.
Oltre alla qualità delle referenze e al radicamento nel territorio, uno dei tratti distintivi di Rocca la Bottarga e del Gruppo Acqua, è quello di avere nel proprio organigramma una componente femminile molto rilevante nei ruoli direzionali. Come siete riusciti ad incrementare nel tempo le quote rosa?
Siamo fermamente convinti che solo un giusto equilibrio di genere all’interno dell’azienda possa creare realmente valore. Quando nel 2017 ha acquisito la società, il titolare dell’azienda Mediterranea Conserve alimentari – e attuale Presidente del Gruppo Acqua – Alessandro Musu, si è trovato davanti uno scenario prettamente maschile, non solo nell’area produttiva ma anche nei ruoli manageriali e direzionali. Da qui è nata l’idea di inserire nell’organico delle donne nelle figure apicali, che si sarebbero dovute distinguere per le proprie capacità professionali e trasversali, fino alla nomina nel 2021 della nuova Amministratrice Delegata, Stefania Palmese. Si è passati da un 100% di presenza maschile in ruoli direzionali ad un 75% di presenza femminile. Anche grazie agli interventi formativi di cui dispone annualmente l’azienda, le dipendenti hanno acquisito una maggior consapevolezza dei miglioramenti che possono essere apportati all’organizzazione, con riscontri evidenti nel lavoro di ogni giorno.
Gli ultimi due anni sono stati particolarmente delicati per tutto il mercato a causa di fattori ben noti, voi come li avete affrontati?
Ogni settore ha sofferto in modo diverso. Ancora oggi è evidente il calo della ristorazione che, per quanto in ripresa, è sotto i numeri del 2019. Per noi è importante avere una distribuzione capillare con la DO, sia a livello regionale che nazionale e in particolare il mercato estero, avendo reagito prima di quello italiano, ha sostenuto i numeri attesi. Le aziende nei momenti di crisi sono chiamate a reinventarsi: una parte del progetto delle semiconserve di bottarga è il risultato della nostra crescita necessaria in questi due anni, in termini personali e professionali.
Questo particolare periodo ha modificato in qualche modo la vostra attività? Avete notato cambiamenti nell’approccio ai vostri prodotti da parte del consumatore?
I dati raccolti nel 2022 sono a favore delle nicchie di mercato. Il consumatore in generale, tende a risparmiare su tutto ma non sul cibo, ama “mangiare bene”, è certamente più consapevole e raffinato nella ricerca e nella selezione in termini di gusto e di sostenibilità.
Come si traduce infine la vostra attenzione al tema della sostenibilità?
Abbracciare le politiche sostenibili per le imprese di oggi è un dovere: è tempo di servire la Terra e non più di servirsene senza coscienziosità. Rocca la Bottarga, nello specifico, utilizza energia 100% rinnovabile e confeziona i propri prodotti in packaging in vetro e materiali riciclabili. La produzione insourcing delle nuove semiconserve è parte di un progetto più grande che aspira anche ad ottimizzare i processi di magazzino e a ridurre le dinamiche logistiche in fase di pre e post produzione.
Mediterranea Conserve Alimentari Srl
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